Calcioscommesse, gara venduta dal Santarcangelo per far cacciare l’allenatore

28/05/2015 alle 14:50.
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 GASPORT (F. CENITI) - Da Cremona a Catanzaro per acquisire gli atti delle inchieste. Sono giorni intensi per Stefano Palazzi, pressato da più parti (massime istituzioni comprese) perché proceda in tempi rapidi dopo gli ultimi sviluppi sul calcioscommesse. Per istituire i processi sportivi, però, occorrono le carte. Non sempre la questione è così semplice, specie per le indagini di Catanzaro: sono in pieno svolgimento e dopo il blitz della scorsa settimana (50 arresti), è attesa un nuova tempesta e quindi ulteriore materiale da acquisire per la Procura Federale. Comunque ieri l’inviato di Palazzi (Nicola Monaco) ha incontrato il sostituto procuratore Elio Romano. titolare dell’inchiesta Dirty soccer. «Abbiamo ricevuto i primi atti: ora ci tocca un duro lavoro: come sempre sarà scrupoloso, attento e rapido». Ha detto Monaco lasciando Catanzaro.

INDAGINI Nel frattempo continua a «scavare» nelle pieghe dell’inchiesta la Squadra Mobile guidata da Rodolfo Ruperti. Tra le tante cose approfondite in questi giorni c’è la curiosità legata a Ascoli-Santarcangelo: dall’informativa stilata dalla polizia emergerebbe che la combine sarebbe stata orchestrata da alcuni giocatori con l’obiettivo di far cacciare il loro allenatore. Il particolare è svelato dalle intercettazioni tra il ds dell’Aquila, Ercole Di Nicola, e il magazziniere del Santarcangelo Daniele Ciardi. E sempre ascoltando Di Nicola, emergerebbe un altro aspetto su Salernitana-Messina, considerata dal d.s. una gara «sicura». Insomma, da Catanzaro le novità potrebbero essere belle grosse.