Sicurezza, l’esempio dello Juventus Stadium

18/04/2015 alle 15:57.
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GASPORT (M. GRAZIANO) - Stadi più sicuri? La è un bel pezzo avanti a tutti in Italia, e non solo. Cento telecamere c’erano già (86 fra interno e perimetro stadio, 14 in zona Museo e centro commerciale), e dallo scorso novembre si sono aggiunte quattro “Panomera”, ovvero telecamere multifocali di ultimissima generazione, che permettono un controllo continuo e costante delle tribune, garantendo non solo di filmare qualsiasi evento si verifichi, ma anche di individuarne i responsabili con estrema precisione. Per intenderci, è possibile, sia durante la registrazione che a posteriori, rivedere il filmato e zoomare sulla zona interessata in qualsiasi momento della ripresa. I 16 obiettivi di ogni dispositivo forniscono immagini ad altissima definizione, vagliate attentamente nella sala Gos (gruppo operativo sicurezza). In questo modo, per esempio, erano stati immediatamente identificati i due personaggi che durante l’ultimo -Roma avevano «sconfinato» nella zona della panchina giallorossa: beccati, in attesa di essere daspati e naturalmente privati dei rispettivi abbonamenti. Un sistema di controllo che fra l’altro permette di risalire anche ai veri registi degli striscioni «fuorilegge», a volte poi materialmente esposti da altri tifosi.

INVESTIMENTI SERI Sono 500 (stadio da 41.000 posti) gli steward impegnati in ogni gara, numero che sale fino a 650 per gli eventi a maggiore rischio: da luglio 2014 sono oltretutto formati dalla , che è riconosciuta dal Viminale come ente formatore degli steward. Ogni anno, a livello di sicurezza, il club bianconero investe complessivamente un milione e duecentomila euro. Un fiore all’occhiello di chi, come Andrea Agnelli, non ha mai avuto timore di contrastare il becerume da stadio. Durissima, da parte del presidente bianconero, la condanna di alcuni allucinanti striscioni sulla tragedia di Superga, esposti nella Curva juventina durante il derby della scorsa stagione. «Le tragedie non si toccano – disse –. Mai. No agli striscioni e ai cori canaglia. Tutti».