LEGGO (F. BALZANI) - Il derby del Sole che vale la Champions per Totti è sempre più lontano. Anche ieri, infatti, il capitano ha svolto lavoro differenziato (una corsetta di mezz’ora effettuata con le scarpe da ginnastica più fisioterapia e palestra) e a questo punto è quasi impossibile ipotizzare la sua presenza dal 1’ contro il Napoli. Colpa di un’infiammazione al flessore sinistro che continua a tormentarlo. A ricoprire il ruolo di numero dieci quindi potrebbe essere Pjanic che oggi spegnerà 25 candeline e che deve ancora convincere una piazza in attesa da 4 anni del grande salto.
Il bosniaco, tornato ieri a Trigoria, sta vivendo uno dei suoi momenti peggiori da quando è nella capitale e ora anche il suo futuro in giallorosso è in bilico. E pensare che 10 mesi fa Miralem decise di giurare amore alla Roma firmando un contratto da 4 milioni (il secondo più caro della rosa) e rimandando al mittente le offerte di Dortmund e Psg. La stagione era iniziata bene: la magia su punizione a Parma e la doppietta all’Inter in quello che resta l’ultimo successo all’Olimpico della squadra di Garcia. Poi l’eclissi. Colpa del ruolo? Per qualcuno sì. Anche Zeman d’altronde non nascose perplessità sulla convivenza Pjanic- Totti.
Col Napoli Mire - che firmò con una doppietta l’ultima vittoria contro gli azzurri nell’ottobre 2013 - avrà campo libero anche perché Garcia potrebbe decidere di avanzarlo da trequartista dietro Iturbe (solo 1 gol e 4 tiri in porta quest’anno) e uno tra Doumbia e Ibarbo. Una soluzione alternativa al tridente guidato da Ljajic apparso stanco in Portogallo-Serbia. E a Pjanic potrebbe essere affidata anche la fascia da capitano. Oltre al dubbio Totti e all’assenza certa di Keita, va monitorata infatti la situazione di De Rossi che ieri ha svolto lavoro in palestra a causa della dorsalgia. Il centrocampista dovrebbe stringere i denti. Sarà a disposizione Florenzi in ballo come al solito per tre ruoli: terzino, centrocampista (in caso di assenza di De Rossi) e attaccante.