IL MESSAGGERO (A. ANGELONI) - La quiete dopo l'alzata di testa. Se questo atteggiamento porta vittorie, alla vigilia di Roma-Genoa ritroveremo un Garcia pronto a sbattere di nuovo le mani sul tavolo e a alzare la voce. «Ho solo difeso i miei ragazzi in conferenza stampa, come un capo branco. Loro sanno quello che penso e la voglia che ho. Speriamo che la fiducia di questa vittoria si possa sfruttare in casa già da domenica e che si possa finire il campionato in crescendo. Sarà importantissimo avere il nostro pubblico a favore: siamo più forti quando all'Olimpico giochiamo in dodici. La Sud pesa molto sull'avversario». Un segnale di pace verso i tifosi è stato lanciato, insomma. Per ora si gode la vittoria e la prestazione, a detta di molti, la migliore del 2015. «Sono contento che abbiamo fatto una partita piena. Siamo stati efficaci, non faccio i complimenti ai ragazzi perché domenica abbiamo un'altra partita e dobbiamo prendere tre punti».
IL BATTIBECCO CON DE ROSSI - Ci risiamo. Scambio di vedute in campo tra Garcia e De Rossi. Il bis dopo San Siro. Stavolta Daniele segnala a Rudi il problema fisico di Manolas. Risposta del tecnico: «L’ho visto, tu pensa a giocare». «E' il segnale che la squadra è viva», taglia corto a fine partita l'allenatore. La Roma stava per giocare con un altro modulo. «Si avevo pensato a un sistema diverso, ma prima del riscaldamento Keita mi ha detto di avere un problema di sciatalgia, poi i fisioterapisti lo hanno rimesso a posto. Non avendo Ljajic, ho scelto di tornare al 4-3-3. Doumbia? Sono contentissimo, non vedeva l'ora di segnare, ha fatto un gol da centravanti». Verissimo. Ma i numeri per Seydou non sono esaltanti, gol a parte: undici palle giocate, sei perse e tre dribbling negativi. «Gli chiediamo di segnare e l'ha fatto. Deve ancora migliorare ma mi auguro che questo gol lo aiuti». Garcia guarda avanti e si augura che questa partita possa finalmente portare a quel cambio di rotta atteso ormai da mesi. «Speriamo, stavolta ho visto una Roma giusta. Bisogna continuare così, ma per ora abbiamo fatto solo la metà della strada. Dobbiamo fare le stesse cose anche contro il Genoa, se vogliamo arrivare secondi». Bei tempi quando la Roma parlava di scudetto. Oggi a Garcia non resta che fare i complimenti al suo collega Allegri. «La Juve ha fatto un'ottima stagione. Sarò il primo tifoso quando affronteranno il Real in Champions, perché per l'Italia è importante che vadano in finale».
QUASI BALZARETTI - Nel finale, al momento dell'ultimo cambio, Garcia stava per regalare cinque minuti di gioco a Balzaretti che proprio con il Sassuolo, nel girone di andata dello scorso campionato, aveva giocato l'ultima partita. Poi ha scelto Iturbe, un altro da recuperare, ma psicologicamente.