IL MESSAGGERO (B. SACCA') - In uno stadio Olimpico colorato da oltre 2.000 supporter, la Roma di Alberto De Rossi ha steso la Lazio di Simone Inzaghi a capo della finale di andata della coppa Italia Primavera (1-0). A risolvere il derby ha provveduto Daniele Verde, ribadendo in porta un rigore calciato sui guanti di Guerrieri. Venerdì prossimo, la sfida di ritorno: sempre, naturalmente, all’Olimpico. Va detto comunque che nel complesso a caratterizzare la partita è stato soprattutto l’equilibrio. Come prevedibile, hanno spiccato i ragazzi che già hanno annusato il profumo della prima squadra; vale a dire i romanisti Sanabria e Verde, e il laziale Tounkara. In particolare, gli ultimi due hanno seminato il panico in un paio di occasioni, ma sono sempre caduti in peccati di ingenuità o, peggio, di vanità. Almeno fino al penalty determinante. A stringere, le possibilità migliori le hanno costruite lo stesso Tounkara e Pellegrini, arrivando al tiro di fatto a specchio libero: entrambi però hanno sparato fuori, nell’assurdità generale. Incerti i portieri Marchegiani e Guerrieri, almeno nelle circostanze. Forse tradite dall’emozione dovuta al palcoscenico, le squadre non sono andate al di là di un lento oscillare verso l’una e l’altra area, specie durante il primo tempo. Azioni rifinite, sì, ma poco efficaci. Buone le prestazioni delle difese, guidate dai giallorossi Calabresi e Capradossi, e dai biancocelesti Mattia e Prce. Senz’altro più vivace si è rivelata la ripresa: ancora Prce ha sprecato un’opportunità d’oro, quindi Germoni ha steso Verde in area e l’arbitro Fiore ha assegnato il rigore. Dal dischetto, Verde prima ha centrato Guerrieri, poi ha replicato in rete, volando verso la Sud. Nel prosieguo, la Lazio ha tentato vanamente di acciuffare il pareggio.
CURVA IN POLEMICA – Intanto, va registrato che dalla curva romanista sono piovuti ancora una volta cori offensivi nei confronti del presidente James Pallotta. «Dediche» pesanti, cantate davanti all’ad Italo Zanzi, al dg Mauro Baldissoni e al collaboratore tecnico Claude Fichaux. Poi entrambe le curve hanno intonato il consueto slogan contro i napoletani. Quanto alla Lazio, in tribuna si sono accomodati il presidente Claudio Lotito, il ds Igli Tare, l’allenatore Stefano Pioli e la gran parte della prima squadra. Un poco di effervescenza tra le due tifoserie fuori dallo stadio prima della gara.