IL MESSAGGERO - Date a De Sanctis quel che è di De Sanctis. Il migliore in campo, tre o quattro interventi di livello. La migliore parata? «Io faccio sempre fatica a parlare di quello che è il mio lavoro. Non mi interessa, anche se alla mia età dovrei cominciare a parlarne, perché magari qualcuno si accorga cosa voglia dire fare il portiere, in maniera pulita ed essenziale. Sono felice per la squadra e per i tifosi, che ricominciano a godersi delle soddisfazioni». La soddisfazione arriva: la vittoria all’Olimpico mancava dal 30 novembre, un’eternità. «Intanto era importante vincere una partita per dare continuità alla vittoria di Cesena e per mettere linfa alla nostra classifica, che purtroppo negli ultimi mesi è stata povera di risultati. Il fatto di aver vinto davanti al nostro pubblico è qualcosa che ci deve rendere orgogliosi, ma rispecchia anche la normalità. Siamo soddisfatti per una vittoria sofferta contro una grande squadra che ha fatto una ottima partita, soprattutto nel secondo tempo. Abbiamo ricominciato a dare qualche soddisfazione alla gente e soprattutto a noi stessi. Dobbiamo ritrovare fiducia in noi, per dare l'impulso e far si che i tifosi si riavvicinino a questa squadra».
E’ SEMPRE DERBY La Lazio ha vinto a Cagliari e resta a un punto. «Il derby continua? Non so, dobbiamo guardare a noi stessi e cercare di vincere da qui alla fine. Poi si tireranno le somme».