GASPORT - Anche se i segnali della vigilia sono positivi, resta alta l’allerta per la sfida di oggi tra Roma e Napoli. Ieri si è svolto un vertice in Questura, presieduto dal questore Nicolò D’Angelo, che ha disposto tutte le misure perché non si verifichino incidenti, nonostante il divieto di trasferta ai residenti in Campania sulla carta sembra possa evitare i rischi più grandi. Certo, dopo l’omicidio di Ciro Esposito avvenuto nel maggio scorso, il rischio di «spedizioni punitive» a Roma – soprattutto alla luce degli striscioni minacciosi esposti al San Paolo all’andata – è sempre possibile, anche se dal Viminale tendono ad escluderlo. Saranno impiegati oltre un migliaio di agenti per la prevenzione, il controllo e la bonifica dell’area intorno allo stadio che sarà aperto alle 10.30 per i 40.000 spettatori attesi.
MILLE NAPOLETANI Si prevede che i tifosi del Napoli siano circa un migliaio. Questi però, non essendo residenti in Campania, potranno trovare posto sia nel settore ospiti (aperto per l’occasione anche a tutti i sostenitori neutrali), sia nelle tribune. Per questo non è escluso che possano essere a contatto anche tifosi giallorossi e partenopei, ma a quel punto toccherà ai circa 800 steward evitare tensioni. I tifosi che giungeranno a bordo di mezzi propri saranno indirizzati verso il punto di ritrovo di Saxa Rubra da dove saranno poi trasferiti in autobus, con scorta, all’Olimpico. Ovviamente presidiato l’hotel che ospita il Napoli, mentre Caldoro, governatore della Campania, ha auspicato una sfida all’insegna della correttezza.