LAROMA24.IT - I giallorossi tornano a vincere e a convincere: almeno per quanto riguarda la voce dei gol segnati. Già perché, nonostante l'"over 2.5" non si registrasse da tempo, la prestazione della squadra di Garcia è comunque da contestualizzare con i valori di un avversario, il Sassuolo, apparso poco convinto ad affrontare il match con la giusta aggressività.
Elementi positivi: la voglia - specie nelle fasi iniziali dell'incontro - messa in campo dall'undici romanista e l'aver mantenuto le distanze per il secondo posto. Con la lotta Champions che continua ad accendere il finale di stagione.
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Ecco i commenti di alcuni degli opinionisti più importanti della stampa, sulle colonne dei quotidiani oggi in edicola.
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IL MESSAGGERO (M. CAPUTI)
Si attendevano risposte convincenti: sono arrivate, condite da piacevoli conferme e inaspettate novità. Lazio e Roma, ognuna alla propria maniera, hanno sgombrato il loro cielo dalle nubi che si aggiravano minacciose. (...) Se la Lazio non trema e avverte con fermezza gli avversari di voler mantenere e consolidare il secondo posto, la Roma, dal suo canto, non molla. La prestazione di Reggio Emilia è un segnale di ripresa. Rimangono le incertezze di tenuta fisica e psicologica, però lo spirito è parso quello giusto. La squadra è ancora convalescente, fatica a ritrovare completamente se stessa, come evidenziato nel secondo tempo. Se Florenzi e Nainggolan sono le certezze, De Rossi e Pjanic fondamentali, chi può aver cambiato il proprio destino e quello della squadra è, da ieri sera, Seydou Doumbia. Protagonista per caso, visto che non doveva neanche giocare, chissà che non possa invece iniziare ad esserlo, colmando quel vuoto giallorosso che corrisponde alla voce attaccante. (...)
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IL TEMPO (G. GIUBILO)
Festa rimandata. Doveva contare, la Juve, sulla collaborazione della Lazio, animata da tutt’altre intenzioni. Tre gol nel primo quarto d’ora a decretare una sola sentenza, la caduta in B del Parma, da tempo annunciata. In svantaggio su rigore contro la Fiorentina, la capolista soffre ma ribalta il punteggio con Llorente e Tevez. Ai viola non bastano due rigori, Gonzalo ne segna soltanto uno, ma il quarto scudetto è un passo. I campioni potranno festeggiare sabato prossimo a Marassi contro la Sampdoria ma non avranno il supporto dei propri tifosi ai quali è stata vietata la trasferta.
L’alta classifica si muove in perfetta sincronia, perché le romane vivono a braccetto una serata di gloria, alla goleada biancoceleste, la Roma risponde andando a cogliere ancora un successo esterno. Felice intuizione di Garcia che lancia subito l’oggetto misterioso Doumbia e all’ivoriano bastano sei minuti per aprire la strada i suoi compagni. Buon primo tempo dei giallorossi, in chiaro progresso, il solito calo nella ripresa, ma si esalta De Sanctis e poi Pjanic mette il sigillo definitivo, resta aperta la corsa al secondo posto, ma i due risultati sono importanti soprattutto perché tengono per ora a distanza di sicurezza l’avversario più temibile, che resta il Napoli.
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CORRIERE DELLA SERA (M. SCONCERTI)
Non c’è ancora loscudetto per la Juve, la Lazio ha chiuso subito la possibilità di festacon tre gol nel primo quarto d’ora. Ma manca davverosolo pochissimo. È stata una notte primaverile piena di gol che ha confermato l’equilibrio complessivo dell’altro campionato. La Juve ha tenuto soprattutto a non farsi male, niente le può togliere lo scudetto. La partita è stata lenta come quelle che non servono, riscaldata dal rigore della Fiorentina che ha svegliato la Juve portando la gara dove doveva andare. La Fiorentina adesso è pura accademia, i rigori ne sonola conferma. Più veloci Lazio e Roma. Anderson fa pesare la sua differenza negli assist, Florenzi si conferma uno dei migliori giocatori italiani e Doumbia ribadisce che la Roma, con un centravanti, assomiglia a una squadra completa.