IL MATTINO - Eppure qualche mese fa si era fatto fotografare in piedi per un servizio per il settimanale Panorama e su Facebook mentre mostrava le ferite che gli sarebbero state provocate, è la sua versione, dall’assalto dei tifosi azzurri, anche se i sanitari che lo visitarono non le hanno mai refertate. Un fatto inquietante secondo il legale della famiglia Esposito, Angelo Pisani che sostiene: «De Santis ,detto Gastone, reo confesso per l’omicidio di Ciro Esposito si è presentato davanti al giudice in barella, e ci dispiace umanamente che stia male, ma ci domandiamo quali siano le sue reali condizioni di salute, anche perché soltanto qualche mese fa De Santis diffondeva foto pubblicate su Facebook in cui si faceva ritrarre in piedi, a mostrare ferite postume».
Insomma De Santis ha calcato la mano sulle sue condizioni di salute? «Il giudice non ha chiesto spiegazioni, eppure poteva entrare in aula sulla sedia a rotelle», sottolinea Pisani. E il paragone tra le due immagini, quelle di De Santis in barella e quelle dello stesso uomo in piedi, sono state rilanciate sui social. La polemica sulle condizioni di salute di Gastone, come si fa chiamare De Santis sono collegate a quelle sulla sua mancata permanenza in carcere: «L’imputato è stato ospitato prima in una struttura ospedaliera e non in una cella come tanti - conclude l’avvocato Pisani - e poi è arrivato in tribunale con infermieri al seguito e un codazzo di amici e parenti che lo applaudivano senza nessun rispetto per la famiglia di Ciro. Una bruttissima pagina per la società italiana».
Sulla stessa linea lo zio di Vincenzo Esposito che da mesi si batte, come del resto tutta la famiglia, perché sia fatta chiarezza sulla posizione di Gastone e sulle sue condizioni di salute. «E’ singolare che De Santis continui a non fare un giorno di carcere - sostiene- Ancora adesso resta nell’infermeria del carcere. Possibile che nessun medico possa chiarire le sue condizioni di salute? Se sono così gravi come è stato possibile fotografarlo in piedi senza nemmeno una stampella? Dal 3 maggio domando chi è Daniele de Santis, chi lo protegge e perché. Finora non ho avuto risposte».