LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Destinate ad esser vissute come un calvario, le otto partite che separano la Roma dalla fine del campionato si sono definitivamente trasformate in macigni da superare per riconquistare il secondo posto in classifica. Tra le tante difficoltà stagionali, l’onta del sorpasso laziale rischia di trasformarsi nella goccia che può far traboccare il vaso della rabbia del tifo romanista, speranzoso che il prossimo weekend riporti subito davanti Totti e compagni. Il giorno dopo il pareggio di Torino, social network e radio assumono le consuete sembianze di raccoglitori, più o meno volontari, dello sfogo dei tifosi, infuriati per doversi ritrovar costretti a vivere un derby lungo otto giornate. E, a far discutere, è inevitabilmente la scelta di Garcia di tenere per tutta la gara Francesco Totti in panchina. “Far entrare questo Doumbia invece del capitano è un controsenso calcistico», la sintesi del pensiero in merito, a cui in pochi davvero riescono a fare da contraltare. “Almeno provaci, poi magari non ti cambia le cose, ma meglio tentare con Totti che senza“. Non se ne esce: il 19esimo tridente mandato in campo dal tecnico (Ibarbo, Iturbe, Ljajic) non riesce a trovare la strada del gol, nonostante le tante occasioni. “Più di una rete non si riesce a fare: ma che a Trigoria ci sono le porte più larghe?“.
La squadra tornerà a lavorare oggi e non saranno giorni semplici. Al di là dei proclami fatti a fine partita (“Se continueremo a giocare così arriveremo secondi”), che, quantomeno scaramanticamente, visto il recente passato, sarebbe stato forse meglio evitare, l’umore della piazza non può non pesare sulla preparazione della sfida con l’Atalanta di domenica prossima e dovrà esser bravo Garcia ad isolare il più possibile i suoi. “Dovrebbero sta in ritiro da domenica sera“, una delle proposte più gettonate dai sostenitori intervenuti per radio, chi vedendoci un intento punitivo, chi, la maggior parte, ravvedendoci uno stimolo e un modo per far concentrare meglio la squadra senza condizionamenti vari. Anche perché domenica la Sud, come noto, sarà chiusa, e il clima all’interno dello stadio risulterà abbastanza surreale.
Resterà aggrappato a Florenzi, il mister francese, l’uomo più in forma del momento, capace di trasformarsi in leader quasi in maniera naturale in questa fase della stagione, talmente tanto da tirare quel rigore pesante come un macigno, responsabilità che si è preso a Torino, senza paura. Parlerà invece oggi con Totti, Garcia, per spiegargli di persona, dopo averlo fatto sommariamente alla stampa, i motivi del suo mancato ingresso. Il numero dieci, che bene non c’è rimasto, dovrebbe comunque esser schierato titolare contro l’Atalanta; confermate le squalifiche di De Rossi e Manolas.