IL TEMPO (A. AUSTINI) - Esultanze rabbiose, poi sorrisi, abbracci e auguri. Lo scatto di Zanzi e Baldissoni in tribuna al fischio finale di Rizzoli è una delle immagini che restano scolpite nella mattinata dell’Olimpico, dove la Roma ha fatto risuonare l’inno della vittoria dopo 125 giorni. Al termine del match i dirigenti sono scesi a complimentarsi con Garcia e i giocatori. Facce soddisfatte che non si vedevano da tempo nello spogliatoio giallorosso. «Era una partita da 6 punti, visto che il Napoli è una nostra concorrente per la Champions - sottolinea Garcia - l’abbiamo vinta. Se serviva una prova del carattere del gruppo, c’è stata. Siamo usciti alla luce col collettivo e voglio sottolineare - prosegue l’allenatore - che è tornato qualcosa di importante: dentro il collettivo, i singoli hanno fatto la differenza. È stata una vittoria di squadra, ma Iturbe, Pjanic e De Sanctis, per citarne solo tre, hanno fatto la differenza». Da Rudi solo elogi alla sua Roma. «Mi è piaciuta l’intelligenza di gioco, i ragazzi hanno seguito alla grande il piano preparato. Avevamo deciso di partire forte, poi di essere organizzati e compatti in difesa e sfruttare il campo aperto. In questo momento dove segniamo poco conta essere solidi, ci aiuta a vincere».
L’Olimpico, invece, ha fatto poco per spingere una squadra che ha deluso le aspettative e deve riconquistare l’appoggio del pubblico. «In questo momento - ammette Garcia - è più complicato giocare in casa che fuori. L’importante era trovare questa seconda vittoria di fila, ci darà molta fiducia per le prossime battaglie, soprattutto quelle in casa». Magari cercando di soffrire un po’ meno. «Nella ripresa ci siamo abbassati un po’ troppo anche se nell’intervallo ho insistito sul non arretrare troppo il baricentro». Poi il tecnico spiega così l’inedito tridente con tre «piccoletti»: «È una scelta dovuta alla difesa del Napoli che soffre il gioco spalle ai difensori e i giocatori veloci. Mi è piaciuto soprattutto il taglio di Iturbe nell’azione del gol perché ha liberato il passaggio dietro per Pjanic. Ci abbiamo lavorato molto in settimana». Riconquistato l’Olimpico, c’è ancora un secondo posto da difendere. «Sono tranquillo - chiude Rudi - i ragazzi non si addormenteranno». Il letargo è finito. Forse.