CORSERA (G. PIACENTINI) - Doveva essere una giornata di festa, e così è stata. Erano circa 300 i tifosi romanisti che nella giornata di domenica hanno partecipato alla manifestazione organizzata dall’associazione «Riprendiamoci Campo Testaccio» e dal «Roma Club Campo Testaccio» per la riqualifica dello storico impianto che negli anni ’30 è stato teatro delle partite della Roma. L’impianto oggi versa in uno stato di degrado assoluto e non è utilizzabile dai cittadini del quartiere, che hanno firmato una petizione: i sostenitori giallorossi chiedono la rivalutazione dell’area, adibita a parcheggio sotterraneo. Tanti gli striscioni esposti: «I vecchi eroi ci guardano da lassù. Ridateci Campo Testaccio!», il più rappresentativo. Nell’area per tutta la giornata sono stati organizzate dimostrazioni di crossfit, karate, partite di calcetto e di basket. Presenti alcuni rappresentanti della Curva Sud, mentre non c’era nessun esponente della società giallorossa.
Tra gli intervenuti anche Alessandro Cochi, ex delegato alle politiche sportive del Comune, mentre tra i romanisti del passato che hanno voluto partecipare alla manifestazione, spiccano i nomi di Giancarlo «Picchio» De Sisti, Fabio Petruzzi, Ernesto Alicicco e Riccardo Viola, figlio dell’indimenticato Dino, presidente del secondo scudetto giallorosso, l’uomo che agli inizi degli anni ’80 è riuscito a portare la Roma ai vertici del calcio italiano ed europeo. «Lo stato in cui versa campo Testaccio è una vergogna, se amiamo questa città e se vogliamo tornare a certi valori dobbiamo mettere la politica da parte, è un pezzo di storia che non può restare così».