IL MESSAGGERO (M. SPINI) - Far west negli spogliatoi: Atalanta-Empoli finisce nel peggiore dei modi. Non si parla di campo e del 2-2 acciuffato dai nerazzurri a tempo scaduto, ma di quanto accaduto qualche minuto dopo il triplice fischio finale di Cervellera, con il pugno di Denis a Tonelli. Quando le voci stanno iniziando a rincorrersi, in sala stampa compare il capitano dell'Empoli Massimo Maccarone, per spiegare: «È accaduto un fatto grave: Cigarini ha bussato alla porta del nostro spogliatoio chiamando Tonelli, Denis ha fatto irruzione da dietro e ha tirato un pugno allo stesso Tonelli, spaccandogli il naso e ferendolo. Si è trattato di un agguato organizzato nei dettagli, visto che qualcuno ha spento subito la luce, proprio per favorire la fuga di Denis: lui è stato un vigliacco, spero che il suo campionato sia finito». La ricostruzione di Big Mac è esplicita: secondo le sue parole, Cigarini si affaccerebbe alla porta dello spogliatoio empolese e chiamerebbe fuori Tonelli. A quel punto, improvvisamente, irromperebbe Denis sferrando un pugno in piena faccia al difensore biancazzurro. Un episodio che ha catalizzato le attenzioni di carabinieri e Digos, che sono stati visti muoversi nei dintorni dello spogliatoio: la stessa Procura Federale dovrebbe avere visto qualcosa. Tonelli non presentava segni di fratture al setto nasale, ma un'evidente escoriazione sotto l'occhio sinistro: «Cigarini è venuto a chiamarmi, poi Denis mi ha tirato un pugno: una cosa vigliacca», le uniche parole espresse dal difensore, tornato con il pullman della squadra a Empoli, dove è stato visitato al pronto soccorso. Il club toscano pare orientato a sporgere denuncia.
REJA RIDIMENSIONA E dire che il primo a cui erano stati chiesti lumi, Edy Reja, aveva ridimensionato il tutto: «Qualcuno brontolava, ci sono stati battibecchi tra giocatori e qualche spintarella nel tunnel, ma niente di offensivo o di esagerato: non è successo nulla di grave», aveva detto inizialmente l'allenatore dell'Atalanta. Anche il tecnico dell'Empoli Maurizio Sarri ha detto la sua: «Non si è trattato di rissa, ma di un episodio grave: un giocatore dell'Atalanta ha tirato un colpo in faccia a un mio calciatore. Credo che la Digos e la Procura Federale abbiano visto, saranno loro a prendere le decisioni: io credo che si tratti di un episodio da Daspo più che da squalifica». Il direttore generale dell'Atalanta, Pierpaolo Marino, ha nella sostanza confermato l'accaduto. «Non ero presente, ma ho ricostruito i fatti. Denis non è impazzito e non è tipo che agisce con violenza: è molto sensibile ed è solito fare beneficenza. Ha sbagliato, ma c'è da dire che è stato attaccato in maniera pesante da Tonelli, che ha minacciato di morte lui e la sua famiglia. Ci scusiamo per il comportamento di Denis, ma credo che anche l'Empoli e Tonelli debbano fare altrettanto, viste le gravi minacce al nostro giocatore». Quanto ai dettagli, Marino ha aggiunto: «Cigarini ha soltanto provato a fare il paciere, mentre riguardo le luci spente è stato solo un fatto fortuito, visto che qualcuno si è appoggiato sopra l'interruttore».