IL MESSAGGERO - I paletti che frenano il nuovo stadio a Tor di Valle sono «ambientali, idrogeologici e legati all'impatto che può avere sull'area e la sicurezza». Ad ammetterlo è stato Mark Pannes, ceo della società giallorossa per l'impianto, durante l'incontro di ieri in Campidoglio con il sindaco Ignazio Marino. Di fatto il progetto definitivo, dopo il via libera dell'Aula Giulio Cesare sull'utilità pubblica, ancora non è stato presentato. E tarda ad arrivare a colpi di annunci e rinvii. Prima era gennaio, poi aprile e ora, come dice il Marino, la società si è impegnata a consegnare «entro il 15 giugno l'intero progetto comprendente lo stadio, le infrastrutture necessarie e gli altri edifici». E ancora Pannes a spiegare che i ritardi nel presentare il progetto definitivo al Comune non sono solo di natura burocratica. Riguardano piuttosto la sostenibilità dell'operazione immobiliare che esula dallo stadio: «Sono argomenti molto complessi e ci vuole tempo per risolverli. Se parlate con chiunque si occupi di temi architettonici». Al momento, spiegano dal Comune, non «sono stati nemmeno effettuati i sondaggi idrogeologici nell'area di Tor di Valle». Un passaggio obbligato per il progetto definitivo.
Tor di Valle. Vincoli e rischio frane, il progetto si è arenato
25/03/2015 alle 11:30.