Roma Derby Run: Ljajic-Anderson, ricomincia di corsa

28/03/2015 alle 11:01.
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GASPORT (G. LO GIUDICE) - Ma chi l’ha detto che il derby non lo si può vivere insieme, romanisti e laziali. Anzi, correrlo. É l’idea dell’ACSI, un ente di promozione, raccolta subita da Associazione calciatori, Federcalcio, Roma Capitale, Regione Lazio, Fidal. E così domani, in un fine settimana senza calcio di campionato, va in scena Roma Derby Run, una prova di corsa su strada, di 5 km o di uno per i più piccoli, allo scopo di sviluppare il senso di partecipazione e solidarietà tra chi ama il pallone nella maniera giusta.

LA CARICA DEI MILLE In parole povere si vuole uscire dagli schemi degli insulti e delle botte che sembrano a volte gli unici ingredienti possibili in un derby. Il messaggio lanciato è quello di far tornare le famiglie allo stadio, vivendolo come luogo di aggregazione e non teatro di conflitto settimanale. Il progetto Roma Derby Run, già vissuto a Torino, sarà quello dei tifosi che correranno o marceranno a passo libero insieme, giallorossi, biancocelesti o magari, accettati comunque, di qualche altra squadra. Il via è previsto alle 11 dal Parco del Foro Italico, in Via Paolo Boselli, e arrivo allo stadio dei Marmi. Ovvio che ogni partecipante potrà correre con la maglia della propria squadra. A ieri sera gli iscritti superavano le 1000 unità, con maggioranza due terzi circa giallorossi e 18 nuclei familiari. Spiccano due gemelli di un anno: Alessandro e Sofia. Il gruppo più numeroso da fuori è di Cerveteri con 25.

SOLIDARIETA’ Non solo tifo ma solidarietà perché i proventi della manifestazione verranno utilizzati per acquistare dei defibrillatori da adoperare negli impianti sportivi. E questo sarà il vero derby, capire chi fra le due tifoserie avrà contribuito maggiormente a creare un montepremi utile socialmente a sviluppare questa solidarietà. È ancora possibile aderire presso il sito romaderbyrun.it. Il costo è di € 5 per l’iscrizione al km, oppure 10 per i 5. La Roma Derby Run aderisce al progetto di Roma Capitale «La pista di Pietro»: le scarpe usate saranno «riciclate» e rivivranno come corsie per gli impianti scolastici di Roma.