LEGGO (F. BALZANI) - La serie di pareggi è finita. È iniziata quella dei fischi e delle contestazioni. La Roma, a secco in casa dal 30 novembre, è crollata in casa contro la Samp e ora sente sul collo il vento di un clamoroso sorpasso della Lazio. Il tonfo ha provocato la reazione rabbiosa della Sud. Ai soliti cori “Mercenari”, “Andate a lavorare” e “Tifiamo solo la maglia”, si sono aggiunti i fischi sonori per Iturbe e gli ululati per Gervinho tenuto in campo fino all’ultimo, ostinatamente. Garcia sembra il meno preoccupato. «Il riassunto del match è che la Roma ha giocato e la Samp ha segnato. Abbiamo sbagliato tanto sotto porta e loro alla prima occasione hanno sfruttato i nostri errori. Dopo siamo finiti in 10 (in realtà dopo lo 0-2, ndr) e non era facile riprenderla. La stanchezza per aver giocato giovedì si è pure fatto sentire. Non sono preoccupato, finché avremo occasioni vuol dire che andiamo bene. Ora non abbiamo tempo di lamentarci, dobbiamo saper perdere dignitosamente e farsi trovare pronti giovedì e domenica col Cesena. Ci aspettiamo di più dai giocatori con talento. Contestazione? Starà a noi mettere i tifosi dalla nostra parte già da giovedì. Vincere è l’unica cosa da fare», ha dichiarato senza troppa convinzione il tecnico che mette in bacheca un altro record pareggiando la serie di “non vittorie” all’Olimpico conquistato dalla Roma di Boskov nel 1992-’93 (sei pari e un ko, guarda caso in quella Roma giocava Mihajlovic, carnefice di ieri). Altro dato preoccupante (oltre alla media punti crollata a 1,27 a partita nel 2015) è quello legato ai gol: solo 2 nelle ultime 5 gare di campionato.
Eppure la Roma vista nel primo tempo contro una brutta Samp sembrava una delle meno peggiori di questo 2015. Gli errori sotto porta di Gervinho e le parate di Viviano però hanno tenuto a galla la squadra blucerchiata che nella ripresa ha sfruttato il primo errore difensivo della Roma. Lo 0-1 ha mandato in bambola Garcia che prima ha tolto Totti, poi ha inserito punte a piacere compreso un Doumbia impresentabile. Lo 0-2 di Muriel, in un’area di rigore in pieno possesso dei blucerchiati, ha chiuso i conti e fatto scattare i nervi di Keita espulso per proteste e in lacrime a bordo campo.
Oggi l’ennesimo confronto a Trigoria in attesa della sfida di giovedì con la Fiorentina di Euroleague che paradossalmente può dare la Champions alla Roma più di quanto possa fare il campionato. Domenica col Cesena sarà inoltre piena emergenza a centrocampo: De Rossi è infortunato mentre Keita e Pjanic verranno squalificati. Proprio su De Rossi la Sud ha preso posizione esponendo uno striscione a sostegno del centrocampista: «Il nostro amore oltre le malignità, DDR condottiero della città». In tribuna, infine, era presente Ranieri tecnico dei giallorossi in un altro famigerato Roma-Samp, quello del 2010 che costò lo scudetto. Questo può costare la Champions.