CORSERA (G. PIACENTINI) - Come contro la Juventus in campionato, è toccato ancora una volta a Seydou Keita riportare la Roma dentro una competizione che stava sfuggendogli di mano. Suo il gol del pareggio ieri sera contro la Fiorentina, dopo il calcio di rigore fallito da Adem Ljajic, che regala un po’ di tranquillità per la gara di ritorno. D’altronde non si vincono due Champions League (e 2 Mondiali per club) e non si collezionano oltre 100 presenze nelle coppe, senza essere un calciatore in grado di fare la differenza, anche a 35 anni suonati.
Nelle formazioni della vigilia era indicato come possibile panchinaro, ma Rudi Garcia non è stato dello stesso avviso e lo ha messo ancora una volta al centro della Roma: ha finito con la fascia da capitano al braccio, cosa che il giorno del suo arrivo nella Capitale in pochi avrebbero potuto pronosticare. Toccherà ancora a lui guidare la Roma nella settimana più importante della stagione: dovrà fare gli straordinari perché Nainggolan è squalificato sia per la gara con la Sampdoria sia per quella di ritorno con la Fiorentina, e perché le condizioni di Daniele De Rossi (sostituito dopo 23 minuti per un problema alla caviglia) saranno verificate oggi insieme a quelle di Manolas, anche lui uscito per un problema alla schiena.