CORSERA (G. PIACENTINI) - È arrivato nelle ultime ore del mercato invernale perché doveva aiutare Rudi Garcia, a corto di uomini, ad arginare una crisi che stava diventando sempre più acuta. Due mesi dopo Victor Ibarbo in giallorosso ha giocato solo 20 minuti: i 17 contro la Fiorentina in Coppa Italia (il 3 febbraio) gli sono costati un infortunio muscolare che lo ha tenuto fuori per oltre un mese e mezzo, i 3 nell’ultimo turno a Cesena hanno acceso la speranza di poterlo vedere da protagonista nel finale di campionato. Nelle 10 giornate che mancano al termine della stagione, Ibarbo vuole dimostrare di non essere una meteora e che i 2,5 milioni che la Roma ha pagato al Cagliari per il prestito (per il riscatto ne serviranno altri 12.5) non sono solo un acconto sul cartellino di Nainggolan. «Sono venuto qui per fare grandi cose - le sue parole a Roma Radio - e non solo per quattro mesi. Voglio vincere trofei, titoli, stare in Champions. Ce lo meritiamo». A Cesena è iniziata la sua avventura romanista in campionato. «Erano due mesi che non entravo in campo, sono tornato con una vittoria ed è molto importante. I miei compagni erano un po’ giù ma queste dieci partite per noi sono finali, ci sono squadre che inseguono aspettando il minimo errore, dobbiamo essere tutti uniti per restare al secondo posto. Sappiamo che sarà dura: tre mesi fa Roma era una delle squadre migliori d’Italia, ora la gente non crede più in noi ma l’importante è che ci crediamo noi. Questo è un momento difficile ma ne usciremo con il gioco, con l’umiltà e col sacrificio». Contro il Napoli potrebbe avere la sua occasione: alla formazione di Benitez ha già segnato in questa stagione, nel pareggio 3-3 ottenuto dal Cagliari al San Paolo. Una gara in cui Ibarbo fu protagonista con un gol e un assist per Diego Farias. «Mi sento bene, il mister sa come utilizzarmi perché ne abbiamo parlato: mi piacerebbe giocare da esterno, ma se c’è bisogno faccio anche la prima punta».