GASPORT (A. PUGLIESE) - «Dopo la pioggia c’è sempre il sole». Già, ed infatti Garcia punta a mettersi alle spalle la tempesta già da stasera, cercando il pass per i quarti di Europa League. Anche se poi è curioso vedere come tra lui e Montella i destini negli ultimi mesi si siano quasi capovolti, con il tecnico viola che dalla tempesta è uscito già da un po’ e la pioggia se l’è lasciata alla spalle e lo stesso Garcia che proprio mentre il collega cercava riparo si godeva un sole che oggi non c’è più.
NESSUNA DEPRESSIONE Un pezzo del futuro di Garcia passa dalla sfida di questa sera. Un po’ perché l’Europa resta un obiettivo (ma la priorità è il 2° posto in campionato), un po’ perché un’eventuale eliminazione creerebbe una depressione ancora più forte nell’ambiente da cui sarebbe dura guarire. «Io non mi esaltavo quando le cose andavano bene e non mi abbatto ora — dice il francese — Sembra quasi che si stia lottando per la salvezza, che siamo fuori da tutto. Vogliamo la qualificazione, la differenza di solito la fa se la palla entra o no. Paradossalmente con la Sampdoria abbiamo giocato meglio di altre gare dove avevamo pareggiato. Avessimo avuto 5-6 punti in più come potevamo avere, sarebbe stato tutto diverso».
FUTURO RUDI Già, come diverso può essere il suo destino, a seconda della piega che prenderà la stagione, dopo che il 17 ottobre si era detto sicuro di vincere lo scudetto. «Ripeto, non sarò mai un peso per questo club — continua Garcia — Sono venuto qui per vincere dei trofei, nonostante Roma sia la piazza più difficile del mondo. E quando capirò di non essere più un valore aggiunto per riuscire a farlo, mi farò da parte». Come dire, aspetto i conti («Che si fanno sempre alla fine, succederà anche quest’anno»), anche se poi Garcia ci torna su, puntualizzando le difficoltà di una piazza a volte isterica, ma sicuramente meno difficile di altre. E che, dopo un 1-7 casalingo contro il Bayern, l’ha difeso e coccolato. «Ne parleremo meglio a fine stagione. Anzi, all’inizio della prossima. Perché io fino all’ultimo minuto dell’ultima partita ci sarò. E sarò il primo a lottare, sempre».
BABA & GOMEZ Come ad un certo punto ha lottato Montella, per uscire da una situazione di empasse in cui si era infilata la sua Fiorentina. Lui che Roma la conosce bene eccome. «Non posso sapere cosa succederà, ma so che i tifosi giallorossi sono sempre stati vicini alla squadra, anche nei momenti difficili. La Roma ha grandi calciatori, temo il loro orgoglio, la loro voglia di fare una grande gara». È per questo che Montella («Totti? Non l’ho sentito, ma neanche all’andata ») rilancerà Babacar dal via, tenendosi come carta di riserva Gomez. Due recuperi doc. «Babacar sta bene, è pronto. Mario ha superato i test ed è convinto di poterci essere». Si affiderà anche a loro per segnare almeno quel gol che è la dote minima di cui ha bisogno. E che potrebbe allungare quel sole che a Firenze è tornato a splendere da un po’.