LA REPUBBLICA (E. SISTI) - Più di cento giorni, centosei per l’esattezza. Da tanto la Roma non vince in casa in campionato. La sera in cui i giallorossi sconfissero l’Inter 4-2, era il 30 novembre, è così lontana che fa pensare a una di quelle navi che per il naturale movimento del cosmo (di cui il calcio fa parte) rischiano da un momento all’altro di sparire all’orizzonte. «Torniamo a vincere all’Olimpico».Se Garcia lo sta chiedendo da più tre mesi vuol dire che da più di tre mesi nessuno è riuscito a farlo smettere, nessuno ha interrotto la via crucis delle occasioni perse:«Le strisce negative prima o poi finiscono», prosegue il tecnico. C’è solo da capire quando. Garcia ovviamente non lo sa, può soltanto augurarsi che avvenga stasera contro la Sampdoria di Mihajlovic. Per lanciare i suoi alla vigilia di un ciclo terribile (Roma, Inter, Fiorentina e Milan) il serbo cita Rockfeller: «Ci sono persone che sognano il successo e altre che restano sveglie per ottenerlo». Aspettando la Samp formato Rockfeller e dal cuore romano (Okaka, Romagnoli, lo stesso Mihajlovic, il presidente tifoso Ferrero, i “romani” di nascita come De Silvestri e Marchionni), il tecnico francese vede il mezzo bicchiere pieno: se, pensa Garcia, partiamo dal concetto che col Chievo s’è vista la Roma peggiore, non si può che risalire: «Non penso all’Europa, giocherà chi è al top». Il punto è: quanto questa Roma disarmonica può offrire per difendere il secondo posto (con un calendario non proprio comodo) e conquistare i quarti di Europa League? Le strade da percorrere sono otto: tenuta della concentrazione collettiva, continuità fisica oltre i 25’ a gara, utilizzo solo di chi corre, non ricorrere a motivazioni supplementari per mostrare il carattere (lo 0-2 con la Lazio, lo 0- 1 con l’Empoli, in 10 con la Juve, il rigore sbagliato con la Fiorentina) ma farlo subito, compattezza e motiva di gruppo,tornare a «ripulire la palle sporche», incidenza dei nuovi (Ibarbo, Doumbia),una chance per Uçan. Che la Roma seconda in classifica debba risolvere quest’anomalia (i 106 giorni senza vittorie in casa) apre interrogativi sull’andamento delle inseguitrici (la Roma non scende sotto il 2° posto da 65 giornate e ancora non l’hanno presa). Perché pur buttando via punti con leggerezza, sia in casa che in trasferta, la Roma è ancora lì? La risposta è che la qualità è intermittente ovunque. I protagonisti “letterari” della settimana giallorossa, Nainggolan e De Rossi, stasera non ci saranno. Riappariranno Totti e Gervinho, nella speranza che all’ivoriano torni la voglia di correre. Perché correre (sacrificio) e scattare (istinto) non sono esattamente la stessa cosa.
Cento giorni senza vittorie. La Roma ci prova all’ Olimpico
16/03/2015 alle 09:43.