Basta-Ljajic, il derby comincia in nazionale

26/03/2015 alle 09:56.
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GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Di derby se ne intendono da parecchio tempo, anche se in Patria non si sono mai incrociati. Adem e Dusan Basta, il primo anima e cuore del Partizan, il secondo della Stella Rossa: oggi sono compagni di squadra nella nazionale serba con un unico obiettivo, che si chiama Francia 2016, ma nella vita di tutti i giorni hanno a che fare col derby, visto che uno gioca nella Roma e l’altro nella Lazio.

SECONDO A CHI? - Dovevano fare due stagioni parallele, con i giallorossi a caccia dello scudetto e i biancocelesti che volevano rientrare in Europa. Ora invece le due squadre si ritrovano entrambe a lottare per la piazza d’onore e una qualificazione diretta alla che rende ancora più duro il derby. Se Basta, protagonista di quattro delle ultime sei vittorie della Lazio (ha saltato la partita col Palermo per febbre ed è rimasto in panchina contro il Sassuolo) si gode il momento d’oro col vento in poppa e dice «vogliamo fare di tutto per arrivare secondi e sfruttare ogni minima possibilità», si limita a sorridere e a raccogliere la sfida perché, a fronte degli ultimi 18 punti conquistati dal compagno di nazionale, la sua Roma ne ha fatti soltanto 7. Meglio allora pensare alla Serbia, di cui Basta è diventato punto fermo negli ultimi due anni, nonostante sia nato nel 1984.

OCCASIONE - invece, classe 1991, punto fermo non lo è mai stato, anche se aspira a diventarlo: «Con la Roma ho sfruttato quest’anno le mie occasioni, adesso voglio farlo anche con la Serbia». Mihajlovic non lo convocava perché non cantava l’inno, Advocaat perché, a suo dire, si impegnava poco, il neo c.t. Curcic, invece, ha voluto dargli subito fiducia: «Tutto dipenderà dalle mie prestazioni e da come giocherò prima con il club e poi con la nazionale. Voglio far parte di questo gruppo per un lungo periodo e darò il massimo per riuscirci».

CONTRO CRISTIANO - La Serbia giocherà domenica a Lisbona contro il Portogallo di Cristiano Ronaldo: la situazione è complicata, visto che ha un solo punto in classifica mentre i portoghesi sono a 6, l’Albania a 4 e la Danimarca, che guida il girone, è a 7: «Dobbiamo avere calma, testa giusta e sangue freddo. Conosciamo il valore dei nostri avversari, ma conosciamo anche il nostro», spiega . Basta entra più nel dettaglio: «La vittoria è quello che ci serve, ma dobbiamo fare una gara ragionata e non esporci al loro contropiede. Dobbiamo essere coraggiosi, ma con intelligenza, perché è l’ultima possibilità che abbiamo per rientrare nel giro della qualificazione». , accanto a lui, annuisce e sorride: per pensare al derby del 24 maggio c’è ancora tempo.