IL TEMPO (E. MENGHI) - «Il bello del calcio è che non sai mai dove puoi finire». Una telefonata, lo scorso lunedì, ha segnato una svolta nella carriera di Spolli, uno di quei pochi calciatori fedeli che prima di cedere all’offerta irresistibile della Roma aveva cambiato solo due squadre. L’ex capitano del Catania è passato dalla B alla corsa scudetto in A nel giro di pochi minuti: «Mi ha chiamato Sabatini l’ultimo giorno di mercato – racconta durante la presentazione a Trigoria -, era impossibile dire di no alla Roma. È un sogno che si avvera, mi auguro di chiudere la carriera qui, darò il massimo e farò di tutto per restare».
Ultimo arrivato in difesa è ultimo nelle gerarchie: «C’è grande concorrenza ed è giusto così, perché siamo una grande squadra e lotteremo per il campionato e l’Europa League. Siamo consapevoli di dover migliorare nel reparto arretrato. Ho saltato le ultime due gare, ma fisicamente sono al 100%». Sul faccia a faccia con Balotelli nel 2013 glissa: «Non accadde nulla, non sono razzista».