Sei arrestati sono ancora in carcere e dai video in arrivo accuse più gravi

21/02/2015 alle 12:47.
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IL MESSAGGERO (V. ERRANTE) - Dopo le devastazioni, le violenze e lo scempio i sei tifosi del Feyenoord, fermati giovedì a piazza di Spagna, sono rimasti in carcere. Nessun processo per direttissima, come la consuetudine vorrebbe in questi casi e come era invece successocon i 19 fermati la sera precedente a Campo de' Fiori. Tutti condannati, a piede libero, il giorno successivo. Ieri, il pm Eugenio Albamonte ha deciso di procedere con la convalida: in sei sono rimasti a Regina Coeli e probabilmente non saranno rilasciati prima di lunedì. Per tutti gli indagati l'accusa è di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale, gli arresti in flagranza sono avvenuti a piazza di Spagna mentre si consumava lo scempio. Albamonte, entro oggi, chiederà al gip di convalidare l'arresto ipotizzando i reati di resistenza e lesioni apubblico ufficiale. Ferite leggere, guaribili in pochi giorni. Al momento nessun'altraaccusa Il gip avrà poi 48 ore di tempo per fissare l'udienza di convalida. Ma le indagini continuano e non è escluso che, nelle prossime ore, in procura possano arrivare informative più approfondite rispetto agli stringati verbali d'arresto, nei quali agli indagati non si contesta il reato di devastazione e non c'è traccia della guerriglia urbana messa in scena dai tifosi olandesi.

GLI ACCERTAMENTI Sono gli uomini della Digos che adesso si stanno preoccupando di visionare le decine di video che hanno immortalato lo scempio di piazza di Spagna Gli investigatori sperano di individuare i tifosi che hanno danneggiato la fontana del Bernini, in modo da potere muovere agli indagati accuse più pesanti che, al momento, non è stato possibile ipotizzare. Secondo le prime verifiche tra i fermati ci sarebbe anche un capo della tifoseria del Feyenoord, ma i ruoli devono ancora essere verificati e ricostruiti.

LE DIRETTISSIME Giovedì sei tifosi sono stati condannati a otto mesi, mentre altri tre, che avrebbero resistito agli arresti colpendo gli agenti, sono stati condannati a un anno e quattro mesi di carcere. In due hanno patteggiato: 40 mila euro. I giudici hanno disposto per tutti il Daspo e il divieto di dimora a Roma.