TMW - Il rammarico di Daniele De Rossi è quello di arrivare a giocare Roma-Juventus con un distacco di nove punti, ben oltre il "gap" preventivato qualche mese fa, quando le due squadre battagliavano punto a punto. La storia insegna come la Serie A abbia abituato entrambe le squadre a grandi rimonte, anche di fronte a certe distanze. Lo sa molto bene la Juventus che perse il campionato 1999/2000 al fotofinish. Con un vantaggio proprio di 9 punti sulla Lazio seconda e quando mancavano solamente 8 partite, i bianconeri persero lo scontro diretto al Delle Alpi (0-1, gol di Simeone) dando vita a una rimonta che si completò all'ultima giornata nell'assurdo pomeriggio di Perugia.
Tornando ancora più indietro nel tempo si può assistere a un duello Juventus-Roma, con i giallorossi protagonisti di una rimonta epica: campionato 1985/86, alla fine del girone d'andata la Juventus di Trapattoni ha 8 punti di vantaggio sulla Roma. Con la differenza che la vittoria vale 2 punti e non 3. I giallorossi infilano una sequenza impressionante di successi e quando si presentano allo scontro diretto dell'Olimpico, a 5 giornate dalla fine, sono a -5: finirà 3-0 per la Roma, che nel giro di tre giornate trova l'aggancio. Ancora più rocambolesco il finale, con la rimonta vanificata alla penultima giornata col ko contro il Lecce già retrocesso, consegnando di fatto lo scudetto alla Juve.