LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Se è vero che la Roma all’Olimpico, in campionato, non vince dal 30 novembre scorso, giorno della sfida contro l’Inter, è altrettanto vero che il Parma di oggi non sembra un avversario capace di spaventare più di tanto i giallorossi. «Ma è una squadra che non molla mai — va in controtendenza Garcia — dovremo restare molto concentrati perché contano solo i tre punti, per noi, non abbiamo scelta ». Il tecnico se da una parte può tirare un sospiro di sollievo per l’arrivo a Trigoria di Gervinho e Doumbia (entrambi convocati), dall’altra non potrà contare su Totti e Maicon, indisponibili. «Il brasiliano — chiarisce Garcia — non sta bene, ha il problema al ginocchio e la speranza è che possa tornare presto. Totti è stato invece troppo debole in questi giorni per rischiarlo domani. Preferisco si riposi per farlo tornare al 100%». Gervinho, invece, rientrato venerdì scorso, sarà mandato probabilmente subito in campo, anche se Garcia respinge al mittente chi definisce l’ivoriano indispensabile per lo sviluppo del suo gioco: «I cimiteri sono pieni di persone indispensabili. Nessuno dei miei giocatori lo è, perché senza la collettività non si va da nessuna parte». Gervinho formerà il tridente d’attacco insieme a Ljajic e Florenzi, con Doumbia in panchina pronto a entrare. «Da lui ci aspettiamo tanti gol, ma senza pressioni: deve ancora capire il nostro gioco».
Intanto Prefettura, Questura e Roma, stanno già lavorando sulla sicurezza della gara di giovedì prossimo contro il Feyenoord. A preoccupare è il massiccio sbarco nella capitale dei tifosi del club olandese (circa 5500), da sempre segnalati tra i più caldi d’Europa. Si temono contatti tra tifoserie prima e dopo la gara, anche per le vie del centro.