GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Aveva chiesto di chiudere presto la partita e, quando Iturbe ha segnato dopo una manciata di minuti, era convinto che la Roma gli avrebbe dato retta. E invece Rudi Garcia, ancora una volta, ha dovuto fare i conti con una squadra incapace di chiudere le gare, impaurita e costretta dall’Empoli a giocare 120’ con lo spettro dei rigori allontanato soltanto da un rigore generoso concesso da Di Bello.
I LEADER In un clima, soprattutto durante i supplementari, poco facile, tra fischi e cori di contestazione, come mai gli era capitato nei 18 mesi romanisti, Garcia sperava di archiviare in fretta la pratica, per questo ha deciso di mettere in campo 8 titolari su 11, lasciando in panchina soltanto De Sanctis, Holebas, poi costretto a entrare al posto di Cole, e Ljajic, anche lui in campo al posto di Totti. Niente turnover, Maicon compreso, con l’obbligo di non pensare a Firenze e al campionato, ma soltanto alla Coppa. E invece la Roma lo ha tradito, ancora una volta all’Olimpico. Considerando il risultato al 90’, in casa, tra campionato e coppe, il successo casalingo manca dal 30 novembre (42 all’Inter), poi solo pareggi contro Sassuolo, Milan, Lazio e Empoli e un k.o., peraltro decisivo per l’eliminazione in Champions, contro il City. Per sua fortuna il rigore di De Rossi ha, almeno, consentito alla Roma di passare il turno per continuare su quella che lo stesso Garcia ha definito «la strada più corta per vincere un trofeo». Aspettando stasera la vincente di Fiorentina-Atalanta, il tecnico è costretto ancora una volta ad ammettere che la Roma sembra essersi smarrita.
DELUSIONE Non a caso entra subito negli spogliatoi, senza fermarsi con i suoi giocatori e con i tifosi. Oggi, a Trigoria, la squadra sarà di nuovo in campo per preparare la trasferta di Firenze, delicatissima per la classifica e per il morale, e Garcia dovrà essere un po’ allenatore e un po’ psicologo, per aiutare un gruppo in piena crisi di autostima e di gioco. «Siamo riusciti a passare il turno – ha ammesso il tecnico – e salviamo questa cosa. Per il resto dobbiamo evidentemente fare meglio, migliorare l’efficacia e chiudere prima le partite. Complimenti all’Empoli. Abbiamo tirato tanto, ma è mancata la finalizzazione. A parte il gol non ricordo altre loro grandi occasioni. Errore nostro: dobbiamo gestire meglio le gare. Il rigore? L’arbitro era molto vicino, bisogna lasciarlo decidere in serenità».
COLE E I PUNTI Chi non ha passato una bella serata, e non per la partita, è Cole. L’inglese, tornato titolare dopo quasi due mesi, è stato costretto ad uscire per un colpo al volto con una ferita che ha richiesto punti di sutura al Gemelli. E Garcia è costretto a sperare che ad Holebas non venga neanche un raffreddore