CORSERA (A. ARZILLI) - Curve chiuse all’Olimpico dopo gli incidenti in coda al derby di domenica. Ieri la richiesta del Casms (Comitato di analisi per la sicurezza delle manifestazioni sportive del Viminale), tra oggi e domani, dopo la ricezione del dispositivo, il provvedimento attuativo del Prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro. La curva Nord chiusa per Lazio-Napoli di domenica prossima e la Sud sia per l’incontro di Coppa Italia del 20 gennaio sia per quello di campionato del 31 gennaio che la Roma giocherà contro l’Empoli. La sola possibilità di accesso nei settori in questione è riservata ai possessori della Tessera del tifoso: nella Nord circa 1.100 laziali che hanno sottoscritto la «ssLazio 1900» più i bambini con l’abbonamento «Cucciolone »; nella curva Sud avranno entrata libera circa un terzo dei tifosi romanisti, cioè quelli in possesso di tessera collegata al Viminale, la As Roma Club Home, invece, non vale. Il Casms ha preso provvedimenti in linea con il giro di vite stabilito la scorsa estate dal ministro dell’Interno, Angelino Alfano. E siccome il bilancio ha fatto registrare «una ripetuta esplosione di ordigni lanciati ragione delle complesse condizioni ambientali determinate dalla possibilità di contatti in città della tifoseria organizzata partenopea con quella tifoseria romanista».
Il tutto anche se gli scontri sono in effetti avvenuti al di fuori dell’Olimpico e il derby si è giocato in un atmosfera pacifica. Almeno, così sembrava. I provvedimenti sono per il pregresso nel derby, ma le tifoserie di Roma e Lazio resteranno comunque «sotto osservazione », scrive ancora il Viminale, nella prossima giornata di campionato: in caso di comportamenti violenti verranno decise nuove misure. In ogni caso i danni d’immagine sono incalcolabili: «Sarà bello il giorno in cui brinderemo tutti insieme, dall’inizio alla fine, dalla mattina presto fino alla sera tardi, perché non è proprio successo niente, né tafferugli, né cariche o altro - ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò -. Quel giorno andrebbe fatta una festa. Certo che mi amareggia e mi dispiace tutto questo». I club subiranno un danno economico che non sarà difficile stimare: «Una società non può rispondere dei comportamenti e delle violazioni che avvengono anche al di fuori dallo stadio, così il sistema diventa ingovernabile. E il danno economico è irreparabile - ha commentato il presidente della Lazio, Claudio Lotito -. Bisogna censurare in modo mirato il comportamento dei singoli, dobbiamo distinguere una volta per tutte i delinquenti dai tifosi ».