GASPORT (D. STOPPINI) - Chiamatela pure maledizione, senza tema di smentita. È come se la chiesa al centro del villaggio, da poco restaurata sulla navata sinistra, ora sia nuovamente col cartello dei lavori in corso appeso. Lavori temporanei, si pensa. Ma pur sempre interventi imprevisti. Colpa di un dito medio di troppo, che ha tolto di mezzo Holebas dalla sfida con il Milan. La Roma ha già annunciato ricorso, ma certo Garcia deve ragionare sull’assenza del grecotedesco. Anzi, ha già cominciato a farlo, fin dalla ripresa degli allenamenti di Trigoria. Tre vie: il favorito, il desaparecido e l’onnipresente. Una scelta non banale, che di fatto farà capire anche le mosse di mercato della Roma da quelle parti. Perché il concetto è chiaro: se Ashley Cole, il desaparecido dopo i dribbling di Raimondi, non gioca sabato contro il Milan, vuol dire che difficilmente riuscirà a strappare un posto da titolare in futuro. Di più: vuol dire che l’allenatore e la società hanno in testa di fare altre scelte anche sul mercato, da gennaio in poi. Per esempio il ghanese Baba, classe 1994 dell’Augsburg, che il d.s. Sabatini segue da tempo e sul quale la Roma è pronta a fare un’offerta, convinta com’è delle potenzialità del ragazzo. L’Augsburg lo pagò un milione di euro l’estate scorsa: non basterà un prestito con diritto di riscatto, ma non servirà neppure una fortuna per portarlo via dalla Germania.
«TORO» FAVORITO Storia di gennaio, questa. L’attualità dice Milan. E allora se il desaparecido resta tale, per non sbagliare sarà bene puntare tutto sul favorito: Torosidis. A sinistra non è il suo giardino preferito, ma di sicuro è un terreno spesso battuto dall’ex Olympiacos. In molte occasioni ha giocato in quella posizione lo scorso anno. E in questa stagione Garcia l’ha schierato a sinistra nell’esordio in Champions League, nel 51 contro il Cska Mosca. Non sarebbe una novità, tutt’altro. Sarebbe come andare sul sicuro, in una partita che la Roma non vuole sbagliare.
IPOTESI FLORENZI Ma occhio alla sorpresa. Perché la Roma ha in tasca anche l’opzione Florenzi, l’onnipresente. Dove lo metti sta, starebbe bene pure a sinistra. Garcia lo sa e si tiene in tasca la mossa, contro un Milan che fa proprio del gioco sulla fasce offensive uno dei suoi punti di forza. Il laboratorio Trigoria è in funzione: una maledizione non deve rallentare la rincorsa scudetto.