IL MESSAGGERO (S. CANETTIERI) - La delibera sullo stadio a Tor di Valle non decolla perché la maggioranza nutre ancora dubbi sull’opera? E allora il sindaco chiama a raccolta i tifosi della Roma affinché lunedì prossimo, giorno dell’atteso voto sullo stadio, «sollecitino i consiglieri in modo che partecipino a questa importante decisione che è così sentita dalla nostra città». Insomma, la scena potrebbe essere questa: i capi della Curva Sud che marcano a vista i consiglieri del Pd o di Sel affinché rimangano incollati sugli scranni per votare la delibera di pubblica utilità. Altrimenti? Meglio non chiederselo. Dunque, visto che i partiti sono in crisi - specie quello dei democrat - adesso tocca ai tifosi della Magica dettare i tempi dell’assemblea? Sembra strano, ma questo dice Marino, intervenendo in diretta su Radio Radio.
L’uscita del sindaco non piace alla maggioranza, che ci mette un batter d’occhio a rispondergli. A nome di tutti parla il capogruppo Pd Fabrizio Panecaldo: «Raccolgo l'invito del sindaco ai tifosi non per sollecitare i consiglieri - commenta - ma per venire a festeggiare insieme con chi lavora per il bene comune». In privato c’è qualche consigliere che, ulcerato, commenta l’uscita di Marino così: «Si era visto di tutto, ma un sindaco che ci aizza contro la curva mai!». La polemica monta. Anche perché da quando è scoppiata l’inchiesta su Mafia Capitale Marino ha ribaltato i rapporti di forza con la maggioranza, che viene a conoscenza delle decisioni cruciali solo dalle agenzie e che non tocca palla. Si rischia dunque qualche fallaccio. E allora è di nuovo Marino a spiegarsi meglio: «L'assemblea capitolina in questi giorni sta lavorando intensamente - aggiunge -, e in piena autonomia, a questo progetto sotto la guida del Presidente Valeria Baglio. Sono sicuro che con il contributo dei consiglieri di maggioranza e di opposizione a breve raggiungeremo questo obiettivo». Meglio? Diciamo di sì. Anche se dal centrodestra attaccano: «Un sindaco che si appella alla curva dello stadio per fare pressing sulla sua latitante maggioranza è un politico patetico e disperato», tuona il senatore di Ncd Andrea Augello.
I DOCUMENTI
Non si sa se con i fumogeni o meno, ma lunedì dovrebbe essere il grande giorno, dopo tante sedute a vuoto. Prima dell’approvazione della delibera sulla pubblica utilità dello stadio, c’è un altro ostacolo da superare: 120 ordini del giorno e 163 emendamenti (una decina di Pd-Sel), da votare uno a uno. A suon di olè.