LA REPUBBLICA (L. MONACO) - E' stato sgomberato il covo dell’estrema destra di Roma Nord. L’area dei campi sportivi in via di Tor di Quinto 57 b, dimora tra l’altro di Daniele De Santis, il presunto omicida di Ciro Esposito e dalla quale è partita l’aggressione ai tifosi napoletani il 3 maggio scorso, doveva essere un punto verde qualità. Per anni invece è stata occupata indebitamente dalla società calcistica Us Boreale. Ora il XV municipio ha avviato le operazioni di bonifica. «Il 4 novembre scorso — spiega il minisindaco Daniele Torquati — la polizia municipale ha allontanato una famiglia che abitava nel centro sportivo, sono stati portati via anche i cani di De Santis ed è stata ripristinata la legalità». I palloni però continuano a rotolare sui campi da calcio. «Il dipartimento Sport del Comune — chiarisce Alessandro Cozza, vice presidente del municipio — ha affidato a un’altra società sportiva la custodia del centro: ciò consentirà alla Boreale di terminare il campionato».
La vicenda che ha portato allo sgombero inizia nel 2006, quando viene emesso un bando comunale per creare il punto verde qualità. La società sportiva Real Fettuccine lo perde, ma vince anni dopo i ricorsi al Tar (a ottobre del 2007) e al Consiglio di Stato (a gennaio 2009), ottenendo di fatto l’assegnazione del terreno. Nel frattempo, però, la Boreale continua a usufruire dell’area rendendo necessario lo sgombero. Ora il Comune sta trattando con la Real Fettuccine la cifra del rimborso, in attesa di affidarle le chiavi dell’impianto.