LEGGO (F. BALZANI) - C’è un famoso proverbio francese che dice: «Saggio è il giudice che ascolta e lentamente giudica». È vecchio centinaia di anni, ma potrebbe tornare d’attualità oggi quando Garcia si troverà di fronte al Tribunale Federale Nazionale per discutere il ricorso della squalifica di due giornate inflittagli dal Giudice Sportivo per il concitato post partita di Genova. L’accusa di tentata aggressione (uno schiaffo a vuoto) lanciata da Enrico Mentocurto, coordinatore degli steward del Genoa, ha mandato su tutte le furie Garcia. Il tecnico dopo aver parlato alla stampa nella consueta conferenza delle 13, salirà in auto insieme a Baldissoni, per dirigersi a via Campania dove alle 14,45 prima spiegherà la sua versione dei fatti poi, insieme ai legali, chiederà la cancellazione della squalifica e - in caso di risposta negativa - un supplemento di indagine che porterà a una sospensiva e permetterà quindi a Garcia di sedere in panchina contro il Milan domani all’Olimpico.
Il tecnico ha incassato privatamente la solidarietà di alcuni colleghi per l’accaduto, mentre il Genoa fa sapere di voler smorzare l’accaduto anche se sembra improbabile una ritrattazione da parte dello steward. In attesa dell’appello, Garcia ha motivato i suoi nel penultimo allenamento prima della sfida ai rossoneri. «Ve l’avevo detto, abbiamo tutti contro. Facciamogli vedere che non molliamo», il succo del discorso fatto alla squadra. «La squalifica di Garcia non avrà ripercussioni. Il mister è concentrato, sa come motivarci e noi vogliamo continuare a vincere», ha assicurato ieri Gervinho. L’ivoriano ai microfoni di Sky è tornato anche sul post-partita di Genova: «I giocatori del Genoa contestavano, è stato un finale molto movimentato e c’è stata tensione. Non voglio entrare nei dettagli, l’importante è che la Roma abbia vinto. Puntiamo allo scudetto e dobbiamo provare a vincerle tutte. Il Milan? È una buona squadra, ma la Roma è più forte».