IL MESSAGGERO (U. TRANI) - «Tutto passa per la gara contro il Genoa». Nel pomeriggio, a Marassi, il nuovo esame. Per la corsa scudetto, ripartendo 3 punti dietro alla Juve. Non è lo spareggio con il City, vissuto come una finale, ma comunque la sfida da vertice contro i terzi in classifica, ritenuta come un incrocio pericoloso. Garcia si porta in Liguria la delusione per l'eliminazione dalla Champions. Ma anche la certezza che «la Roma sta facendo un campionato eccezionale». E da quello ricomincia dopo la caduta contro il Manchester. I risultati, fin qui, lo tranquillizzano: solo 3 volte sono stati migliori dopo 14 giornate, 2 con Capello (2000-01 con 33 punti) e (2003-04 con 36) e proprio con il francese (2013-14 con 34). Ora ha solo 2 punti in meno che nel torneo scorso, come con Spalletti (2006-07 con 32). Li aveva messi in preventivo: «Le sei gare in più in Europa hanno mangiato energie: e a tanti altri club stranieri è andata peggio». Insiste, con orgoglio: «Io sono ambizioso e so che un tecnico si giudica proprio dai risultati».
Nessun calo - «Il bicchiere per me è mezzo pieno». Garcia non si impaurisce nemmeno di fronte a qualche dato che non convince. Le 11 reti subite sono quasi il triplo rispetto alle 4 prese nel campionato passato in 14 turni. «Io però la sconfitta con la Juve non la prendo in considerazione e perdere al San Paolo ci sta. Lì cadranno altre squadre». Unisce al discorso di nuovo la Champions. «Non è una vergogna perdere contro il Napoli e contro il City». Non chiama in causa nemmeno il Bayern che, con 9 reti in 2 gare, ha spinto la difesa giallorossa al quart'ultimo posto tra i 32 club della prima fase con 14 gol. Ne sono arrivati 8 nelle ultime 5 gare. «E' solo casualità, quando affronti attaccanti forti. Non dipende dal tridente. Ci possiamo permettere pure quattro giocatori offensivi. E il gioco è lo stesso dell'anno scorso». Ma gli interpreti corrono meno. Come se la preparazione estiva, incompleta per il tour negli Usa, abbia aiutato poco i giallorossi. «Non siamo stanchi» assicura Garcia. «Per un'ora con il City siamo stati qualificati: abbiamo cercato il gol e sfiorato due volte pure quando siamo andati sotto. E con il Sassuolo, in dieci, abbiamo rimontato due reti».
Come a ottobre - «Vogliamo ripartire e voltare subito pagina». Lo disse pure dopo l'umiliante 7 a 1 contro il Bayern e sempre prima di venire a Marassi. Per affrontare, 50 giorni fa, la Sampdoria terza (finì 0-0). Stessa posizione adesso occupata dal Genoa di Gasperini che è imbattuto da 9 turni (solo nel torneo 1929-1930 fece meglio dopo 14 giornate). E che però ha raccolto più in trasferta (15 punti su 26) che in casa.