Missione della Roma. Far piangere il City e vivere da Champions

10/12/2014 alle 08:49.
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CORSERA (L. VALDISERRI) - Come dice è una finale e, per una volta, non è una frase fatta ma è la pura verità. Roma-Manchester , stasera all’Olimpico, che non sarà tutto esaurito anche perché i tifosi inglesi saranno meno di un terzo dei 6.000 che arrivarono per sostenere il Bayern Monaco, vale gli ottavi di finale di e tra i 10 e i 15 milioni per le casse societarie. Per la Roma è già un risultato eccezionale essere arrivata all’ultima giornata del girone e potersi ancora giocare cospicue speranze di passare il turno. Eppure c’è un’aria strana in à, come se battere i campioni d’Inghilterra (senza Aguero e Yaya Touré, è vero, ma pur sempre una multinazionale di campioni costruita a colpi di petrodollari) fosse dovuto. , che è stato parecchio criticato per le scelte di contro il Sassuolo, cerca il giusto equilibrio anche nelle dichiarazioni prepartita: «Alleno questa squadra ogni giorno, so che cosa fa in campo e che stato d’animo ha. Questo mi dà fiducia. Siamo usciti dalla quarta urna nel girone più difficile di tutta la . Potercela giocare all’ultima partita era una speranza, adesso è realtà».

Non è un mettere le mani avanti, è la descrizione della realtà: «Sarebbe stato piuttosto normale essere già usciti a questo punto. Invece ci siamo e c’è solo piacere. È vero anche, però, che il piacere sarebbe molto più intenso se festeggiassimo la qualificazione. Andare avanti in è un’ambizione, l’obiettivo prioritario è il campionato. L’importante è non avere rimpianti». È una finale perché la Roma è sicura al 100% di passare il turno con una vittoria e il Manchester quasi. Se gli inglesi dovessero conquistare l’Olimpico basta loro che il Cska Mosca non vinca a Monaco contro il Bayern. Altrimenti si entra nella lotteria delle classifiche avulse. Ecco perché non vuole speculare: «Non abbiamo scelta: c’è solo da giocare per vincere. Saremo artefici del nostro destino solo vincendo, perché non sappiamo cosa potrà succedere tra Bayern e Cska. C’è solo uno scenario per noi: attaccare, segnare un gol di più del Manchester e conquistare questa partita». Come trasportare sul campo l’intenzione? Molti addetti ai lavori e altrettanti tifosi pensano che serva una squadra più attenta che coraggiosa, scottati anche dal 7-1 del Bayern all’Olimpico. Sono quelli che metterebbero in campo soltanto uno tra e , scegliendo formazioni con tre centrocampisti di contenimento o con attaccante. Ma lo pensa anche ? Come sempre la formazione sarà resa nota anche ai giocatori solo un paio d’ore prima della gara. E, come sempre, il risultato finale influenzerà i giudizi. Però rinunciare al talento non è già aver perso qualcosa?