«Il Milan non ha rubato nulla»

21/12/2014 alle 09:14.
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IL TEMPO (A. SERAFINI) - Il momento è confuso, perché la sfida di Natale con il Milan non ha certo portato il regalo sperato. In casa Roma il pareggio profuma di sconfitta, sicuramente di occasione persa. Le tesi però si invertono, perché mentre risalta l'errore macroscopico di Rizzoli sul «caso» De Jong, preferisce glissare, analizzando lo sconforto soltanto per la brutta prestazione collezionata dai suoi compagni: «Non voglio parlare degli arbitri, sono circostanze che ci possono stare. L’atteggiamento a fine partita deve essere costruttivo e quello di accettare episodi ed errori da parte di calciatori o arbitri». Una calma invidiabile quella del giallorosso, più convinto del fatto che le mancanze siano state ben altre: «Il Milan è un avversario tosto, messo molto bene in campo. Probabilmente a noi è mancata un po' di brillantezza e fortuna negli ultimi 20 minuti, perdendo un'occasione importantissima». La ora torna a 3 lunghezze di distanza, con una sosta intera per pensarci sopra: «Siamo alla 16ª giornata, abbiamo 36 punti e credo che nel complesso ci stiamo comportando bene. Certo se guardiamo le ultime 2 partite potevamo fare bottino pieno e passare in testa alla classifica. Però ci sono ancora 22 battaglie e speriamo alla fine di vincerla questa guerra». Ovviamente dovrà essere cancellata la battaglia di ieri all'Olimpico, finita tra i fischi piovuti dalle tribune. Più che per il risultato probabilmente per un atteggiamento che lo stesso sottolinea: "È vero che nell'arco di una stagione ci può stare di giocare in modo meno spumeggiante. È un'occasione persa, ma credo soprattutto per meriti del Milan. Questa sera non ho visto da parte loro alcun carenza difensiva». Ne sarà stato convinto anche , che ha partecipato all'assalto finale verso il fortino rossonero. Senza troppa fortuna: «Certe partite se non le sblocchi nel primo tempo poi diventa complicato vincerle - ammette l'attaccante serbo - ovviamente questa per noi è da registrare soltanto come un'occasione persa». L'analisi condivide anche un altro aspetto che nell'ultimo mese ha riguardato soprattutto l'attacco: «Dobbiamo prenderci tutti più responsabilità nel saltare l'uomo, con più creatività. Soltanto così possiamo essere in grado di battere chiunque». Con un rammarico finale: «Pensavo di giocare dall'inizio, ma capisco che siamo tanti e le scelte non le faccio io. Ci saranno tante opportunità per tutti». Evitando altri passi falsi.