IL MESSAGGERO (S. CARINA) - Se l’Olimpico per Garcia è il «giardino di casa», per Gervinho il manto erboso dello stadio romano rappresenta addirittura qualcosa in più. Dei 17 gol segnati con la maglia giallorossa, 14 sono arrivati davanti al suo pubblico. Lo score anche quest’anno recita un eloquente 5-0. Un paradosso pensando che l’ivoriano viene considerato un contropiedista e che in trasferta dovrebbe dunque dare il meglio. E invece, lontano da Roma, Gervinho non segna addirittura dal 18 marzo (Chievo-Roma 0-2).
NIENTE DERBY IVORIANO
In Champions è il cannoniere giallorosso con tre gol. Dove li ha segnati? Nemmeno a dirlo, sempre all’Olimpico: doppietta con il Cska e rete (inutile) con il Bayern. La Roma spesso e volentieri dipende dalle sue accelerazioni ma lui fa il modesto: «Gioco spesso ma lavoro duro in allenamento e l'allenatore non mi riserva dei privilegi. Alla fine conta la squadra, scende in campo la Roma e la mentalità è sempre la stessa». A causa dell’assenza di Tourè, non ci sarà l’atteso derby ivoriano: «È un giocatore importante, ma io sono concentrato solo su me stesso». Fino alla gara con l’Inter era dato in crisi e in parte, come ha lui stesso confermato, l’appannamento c’è stato. Del resto non si è mai fermato: 37 partite lo scorso anno, poi i mondiali con la Costa d'Avorio, di nuovo la Roma dove ha già collezionato 17 presenze tra campionato e Champions, senza dimenticare le partite (4) con la propria nazionale. Tuttavia siccome il calcio è strano ma la statistica sa esserlo ancor di più, il Gervinho ”appannato“ ha segnato addirittura di più adesso rispetto alla passata stagione. Questa sera in tribuna, a fare il tifo per lui e la Roma, tra i 60mila presenti, ci saranno anche il presidente Pallotta e Castan. Domenica a Genova invece nessun sostenitore giallorosso al seguito: l’Osservatorio ha disposto la chiusura del settore ospiti.