LEGGO (F. BALZANI) - «È come una finale, e io voglio vincerla ». Il momento che Garcia aveva pronosticato a fine agosto è arrivato: la sua Roma stasera si giocherà la qualificazione agli ottavi di Champions in un Olimpico da 60 mila spettatori nell’ultima gara del girone contro il Manchester City. Un passaggio del turno che porterebbe nelle casse della Roma oltre 14 milioni (compresi incassi e bonus vari). «Quanta gente in conferenza per un’amichevole», ha esordito a microfoni spenti il tecnico per stemperare la tensione prima di farsi serio: «Sarà una gara speciale per me e per il club. In teoria avremmo dovuto essere fuori gioco, loro sono campioni d’Inghilterra, noi eravamo nella 4ª urna e siamo incappati nel girone più difficile. Ma in un Olimpico di fuoco, dobbiamo giocarcela e regalare una gioia ai tifosi. Puntiamo all’exploit». Non impossibile visto che il City si presenterà senza Aguero e Yaya Tourè: «El Kun è un grande e mi dispiace non vederlo in campo.
Per questa sfida non ho bisogno di usare la parola motivazione, è tutto nelle nostre mani. Dovremo usare la testa oltre al cuore perché sarà una partita molto tattica». Tante, invece, le alternative che Garcia ha a disposizione a centrocampo e in attacco. In mediana dovrebbe restare fuori De Rossi («Passare il turno è un sogno alla nostra portata», ha detto Uefa.com) che sta vivendo un momento complicato anche fuori dal campo. «Queste cose per me non contano neanche per l’1% - lo difende Garcia - anche se devo preoccuparmi che i miei giocatori stiano bene nella testa. Lui è un campione in campo e nella vita». In porta De Sanctis anche perché Skorupski non è al meglio, torna Maicon. In attacco Totti, Ljajic e Gervinho, ieri accanto a Garcia. «Vogliamo regalare una gioia ai tifosi. Rivincite con la Premier? No, io penso solo agli ottavi, anche se avessimo giocato con l’Arsenal». All’Olimpico, oltre a Pallotta sbarcato ieri a Roma, ci sarà Castan.