CORSERA (G. PIACENTINI) - È finita con tutto lo stadio che cantava «vinceremo il tricolore ». Un coro troppe volte consolatorio per i tifosi giallorossi, che all’Olimpico hanno vissuto le delusioni più cocenti. «C’è grande delusione – le parole a fine gara di Radja Nainggolan - noi ci credevamo. Nel primo tempo abbiamo giocato bene, abbiamo creato tante occasioni. Perdere così fa male: sapevamo che se avessimo subito un gol sarebbe stata una partita complicata, non siamo stati fortunati perché abbiamo sprecato tanto». Per la Champions l’appuntamento è rimandato al prossimo anno, ora bisogna concentrarsi sul campionato e sull’Europa League, competizione in cui la formazione giallorossa entrerà direttamente ai sedicesimi di finale. «Adesso puntiamo tutto sullo scudetto e cerchiamo di andare più avanti possibile in Europa League. Siamo in corsa in tre competizioni e cercheremo di onorarle tutte. Abbiamo disputato un bel girone, nessuno pensava che ci saremmo giocati la qualificazione fino all’ultima partita ». È questo il pensiero dello spogliatoio giallorosso. La conferma arriva anche da Adem Ljajic. «Siamo andati vicinissimi al passaggio del turno, sapevamo che sarebbe stato complicatissimo superare il girone. Abbiamo giocato bene tutte le partite tranne quella casalinga col Bayern Monaco. Dobbiamo rimetterci la testa sulle spalle e pensare subito alla gara di domenica, perché solo facendo bene in campionato possiamo tornare in Champions l’anno prossimo».
Ancora una volta è stato uno dei migliori, nonostante la sostituzione. «Ero arrabbiato con me stesso per l’occasione sbagliata. L’Europa League è una competizione molto importante per noi, lo scudetto è un nostro obiettivo. Siamo a tre punti dalla Juventus, giochiamo partita dopo partita». Guarda avanti Rudi Garcia. «Sapevamo che era una finale e che loro, seppur con tante assenze, erano una squadra forte. Per qualificarsi ci vuole anche un po’ di fortuna, e a noi è mancata. Abbiamo lasciato passare la nostra chance durante il primo quarto d’ora, quando abbiamo avuto un’occasione clamorosa con Cholevas.
Il calcio si gioca anche su un palo che fa entrare o uscire un pallone. Il City è una squadra forte: se non c’è Aguero c’è Dzeko, se non c’è Silva c’è Nasri. Peccato, perché abbiamo fatto il nostro gioco: è mancato un po’ di sostegno alle nostre punte. Rimpianti non ne ho, se avessimo vinto a Mosca non sarebbe cambiato nulla. Giocare per vincere era l’unica cosa da fare, noi impariamo e dobbiamo migliorare su alcuni punti se vogliamo raggiungere il livello di queste formazioni». « Soprattutto sul gioco spalle alla porta bisognava fare attenzione - continua Rudi - I loro centrocampisti facevano un pressing molto offensivo, non siamo stati troppo attenti in occasione del gol, non possiamo lasciar calciare giocatori così, senza contrastarli. Dopo il gol abbiamo preso un colpo a livello psicologico, ci ha ammazzato sapere che il Bayern stava vincendo col Cska e che avremmo dovuto fare due gol per passare il turno».
Ora la testa è alla gara con il Genoa. «Se vogliamo giocare la Champions bisogna fare un grande campionato. È quello che mi aspetto, ci dobbiamo togliere dalla testa questa delusione. L’Europa League è una competizione importante ma l’obiettivo rimane lo scudetto».