GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Tra le (tante) cose che il 2015, nelle intenzioni di Rudi Garcia, dovrà portare a Trigoria c’è anche una nuova sicurezza tra i pali. Perché è vero che in questo anno e mezzo di Roma il bilancio di Morgan De Sanctis è decisamente attivo, ma è vero anche che se la Roma si è mossa pesantemente su Neto è perché il portiere titolare dà meno certezze. La società lo ha premiato con un rinnovo di contratto, De Sanctis era e resterà una colonna dello spogliatoio, ma questi dovrebbero essere gli ultimi mesi in cui sarà il primo portiere della Roma. A meno che, una volta sbarcato in Italia il padre di Neto, non si consumi definitivamente lo strappo tra il numero uno viola e la Fiorentina: a quel punto, con Sabatini pronto ad approfittarne, Neto arriverebbe già a gennaio, Lukasz Skoruspki sarebbe mandato in prestito e De Sancits si ritroverebbe a lottare per il posto da titolare.
AL LAVORO Per far capire quanto l’ex portiere del Napoli abbia voglia di tornare ai suoi livelli, basti pensare che alle mete esotiche ha preferito un Natale di lavoro diviso tra Trigoria, l’Abruzzo (dove ha partecipato al matrimonio del fratello) e un centro benessere tra Umbria e Toscana. Vuole far dimenticare gli errori degli ultimi tempi, magari già dal 6 contro l’Udinese, la squadra con cui è esploso e in cui ha giocato per 8 stagioni. Tante gioie in bianconero per lui, ma l’addio è stato di tutt’altro sapore, visto che De Sanctis andò al Siviglia sfruttando (primo in Italia) l’articolo 17 della Fifa. Per questo a Udine non è amato e poco ha contribuito l’esultanza dopo la vittoria dello scorso anno.
IN BILICO Se De Sanctis pensa di avere il futuro già scritto, magari anche dietro a una scrivania nel 2016, e lo stesso vale per Bogdan Lobont, sempre più preparatore aggiunto, chi deve decidere cosa fare è Skorupski. Il portiere polacco ha poca voglia di fare il comprimario: se dovesse arrivare un portiere a gennaio andrebbe subito a giocare, altrimenti lo farà a giugno. A meno che Garcia non decida di dar seguito alle parole dette qualche settimana fa: «Con lui e De Sanctis siamo a posto e non abbiamo bisogno di altri». Sembra difficile, al momento, sempre che Skoruspki non consegua una promozione sul campo.
L’ADDIO Promozione che, invece, non arriverà per Gianluca Curci inserito nella lista Champions solo perché cresciuto nel vivaio. A 30 anni (li compirà a luglio) e col contratto in scadenza, prima di salutare a giugno cerca una squadra che gli consenta di terminare in bellezza una carriera iniziata con ben altre premesse.