Totti allenatore? Idea fantastica

18/11/2014 alle 08:24.
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GASPORT (B. CONTI) -  allenatore? Una ipotesi che se mi fosse confermata da Checco, come io chiamo affettuosamente Francesco, mi riempirebbe di gioia. Che dire... Magari! O come esclamerebbe Carletto Mazzone: magara. Pensavo di dover fare a solo i complimenti per il prestigioso premio Facchetti che la Gazzetta dello Sport gli ha assegnato per i valori sportivi e umani, per la passione che mette da 20 anni in campo, per la fedeltà ai colori di una vita. E invece mi viene chiesto un commento a un'ipotesi che a sorpresa Francesco ha lanciato nell'intervista pubblicata oggi: intraprendere in futuro la carriera di allenatore, cominciare magari dai giovani e un giorno chissà allenare la sua, la nostra Roma. Da responsabile del settore giovanile giallorosso come potrei non essere entusiasta di una eventualità simile.

Avere un tale campione e una persona speciale come guida dei ragazzi sarebbe meraviglioso: pensate quanti insegnamenti tecnici e quanti valori umani Francesco potrebbe trasferire ai ragazzi. Certo, non è scontato che un grande fuoriclasse debba essere anche un grande allenatore, ma è importante innanzitutto una cosa: avere voglia di lanciarsi in una nuova avventura. In passato aveva spesso detto di non vedersi in panchina, ma se ora sta cambiando idea significa che un tarlo si sta insinuando in lui. E se è convinto, io gli consiglio di provare. Lo capisco perché anche a me, finito di giocare, è venuta voglia di allenare, ho fatto il corso di Coverciano e ho avuto anche una iniziale esperienza, poi le scelte e le esigenze del club mi hanno portato in un altro ruolo, ma mi sono tolto comunque la soddisfazione di guidare la Roma in A quando mi è stata chiesta una mano.

Credo che partire dai giovani per fare esperienza sia il percorso più giusto per capire se si hanno le qualità per un salto successivo. Penso a , e mi viene in mente Montella: fui io a invogliarlo a cominciare dai giovanissimi della Roma e Vincenzo si calò da subito in maniera talmente attenta e professionale nel nuovo ruolo che capii subito che avrebbe fatto strada. Andava in giro a studiare metodi di allenamento e al campo insegnava tecnica ai ragazzi. Un mix perfetto. potrebbe seguirne le orme. E se quel giorno sarò ancora alla Roma, lavorare con lui sarebbe un vero piacere. Ma non c'è bisogno di correre: quando Francesco sarà pronto, basterà un gesto.

Prima però lasciatemi, o meglio lasciateci, tifosi della Roma e del calcio in generale, godere ancora un po' di anni delle giocate in campo di questo straordinario campione, davanti al quale anche il tempo pare inchinarsi.