LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - E' statotanti anni a Napoli, ed è uno dei pilastri dello spogliatoio romanista. Per questo Mogan De Sanctis si è esposto provando a contribuire con le sue parole ad abbassare il livello d’allerta che si respira intorno alla gara di oggi pomeriggio. «Dobbiamo recepire il messaggio della madre di Ciro Esposito e far si che una tragedia simile non succeda più». Il portiere torna titolare dopo il turno di riposo che gli ha concesso Garcia contro il Cesena, e il suo auspicio è che oggi pomeriggio, al San Paolo, i giocatori non siano condizionati. «In questi casi la responsabilità non può essere solo di noi calciatori, ma di tutti, addetti ai lavori e tifosi. Non si può infatti pensare che dei comportamenti anche fortemente agonistici sul campo possano essere scintilla di atti di delinquenza. Per me questa non è un’associazione ragionevole in una società civile. La partita si fa tra giocatori che vogliono primeggiare». Mantenere il primato in classifica, è questo l’obiettivo della squadra giallorossa, che in extremis ha recuperato Manolas, mentre Astori dovrà restare fermo una ventina di giorni per una lesione di primo grado al bicipite femorale. «Vogliamo realizzare quello che ha detto Garcia qualche giorno fa in conferenza stampa — continua De Sanctis — perché quello era un pensiero condiviso con lo spogliatoio. L’allenatore non è impazzito, andando in conferenza a dire “vinceremo il campionato”, prima ne avevamo parlato insieme».
L’appello di De Sanctis “Mai più tragedie come quella di Ciro”
01/11/2014 alle 10:14.
Guiderà l’attacco anti-Napoli, Francesco Totti. Il capitano non ha perso l’occasione per inviare anche lui un messaggio prima della temuta sfida. «Spero che sia una festa di sport senza alcuna violenza. Da padre e da uomo voglio dare un abbraccio pieno di calore a tutte le famiglie che sono state colpite da lutto nel calcio e nello sport. Penso alla famiglia De Falchi, a quella di Ciro Esposito, ai Sandri e a quella di Stefano e Cristian».