GASPORT (A. ELEFANTE) - La discontinuità amica del campionato - per quanto può, in fondo sta provando a salvarlo - è la nemica che mette d’accordo chi oggi apparecchia la tavola con i piatti più forti della decima giornata: sei squadre per almeno quattro storie con un filo comune, la ricerca di un’identità certa ancora da completare. Perfino per Juve e Roma, ed è per questo che non siamo già qui a parlare di un campionato ammazzato nella culla, prematuramente ridotto ad una diarchia tiranna. E’ per questo che scorrendo la classifica non leggiamo di un precipizio, ma solo di un dirupo, fra le prime due e tutte le altre: nel frattempo si sono ammucchiate fra terzo e settimo posto e non hanno ancora bisogno del binocolo per guardare là davanti, o lassù. Ma semmai di un normalizzatore dei loro alti e bassi. Basta un dato per rendere l’idea dell’assenza di acceleratori già schiacciati fino in fondo: la miglior striscia di vittorie consecutive in campionato è della Juve, ferma a sei. E il parametro più immediato, lo scorso campionato, consegna due paralleli che fanno riflettere.
Il primo: i bianconeri nelle prime otto giornate arrivarono al massimo a quattro successi di fila, ma poi impennarono per dodici volte una dietro l’altra fra fine ottobre e fine gennaio. Teoricamente possono farlo di nuovo, ma le ultime due trasferte - Sassuolo e Genoa - non parlano di un motore altrettanto caldo: per questo, oggi a Empoli, Allegri si aspetta una risposta importante, in attesa di viaggiare verso stadi non proprio accoglienti (l’Olimpico contro la Lazio e Firenze).
Il secondo parallelo con un anno fa: le dieci gare senza macchia al decollo della Roma, che stavolta si è fermata a cinque, dopo la sconfitta con la Juve ha frenato un’altra volta (Samp) e oggi rischia di farlo ancora a Napoli. Perché la squadra di Benitez è «costretta» a tentare il tutto per tutto: per la quarta volta prova ad aprire una serie vincente, dopo essersi sempre fermata a due vittorie, il che rende bene l’idea del suo zoppicare. Fra l’altro per sgambetti arrivati sempre da dietro: Chievo, Palermo, Atalanta.