LA REPUBBLICA (F. FERRAZZA) - Prova a correre ai ripari, Garcia, costretto tra infortuni e crisi d’identità a cambiare la sua Roma. Sembra infatti che il tecnico, dopo aver strigliato duramente la squadra dopo Napoli, stia pensando a qualche cambiamento tattico per presentarsi
con un atteggiamento più prudente a Monaco. Domani sera, infatti, Totti e compagni affronteranno di nuovo, questa volta in Germania, la squadra colpevole di aver minato le certezze di un gruppo ai limiti dell’infallibile prima di quell’umiliante 7-1. Potrebbe schierare tutti insieme i centrocampisti centrali in una sorta di rombo, il mister francese, che però in questo modo snaturerebbe completamente il gioco attuato dai suoi fino a questo momento, che vede nelle fasce un punto di forza. Più probabile, quindi, un 4-2-3-1, con Nainggolan e De Rossi davanti alla
difesa, Pjanic trequartista con Gervinho e Florenzi sugli esterni, Totti riferimento davanti. In pratica la stessa formazione di Napoli, con De Rossi al posto di Keita e un assetto tattico che non è certo inedito per questa squadra.
D’altra parte i veri guai della Roma, che questa mattina partirà per Monaco (il tecnico parlerà alla stampa alle 18,30), sono concentrati in difesa. Non ce l’ha fatta a essere convocato Maicon, per il quale, come è noto, è difficile stabilire i tempi di recupero che restano legati all’infiammazione con lo staff medico che sta tentando di scongiurare un intervento di pulizia del ginocchio. Ma lo stop del brasiliano, fermo da un paio di settimane, bloccato dal dolore al ginocchio proprio poche ore prima la sfida col Bayern, sta costringendo agli straordinari Torosidis, che comincia a mostrare segnali di cedimento. Il greco non si è infatti ieri allenato per affaticamento muscolare, anche se è stato convocato per la gara di domani e stringerà i denti scendendo in campo. Dovrebbe essere confermato sulla sinistra Holebas, anche se qualche (poche) possibilità se le gioca anche Cole.