IL TEMPO (S. PIERETTI) - Avrebbe preferito festeggiare le sue cento presenze in maglia azzurra con un risultato diverso, e soprattutto con un altro scenario. Daniele De Rossi appare molto amareggiato da quanto è accaduto nel corso della partita tra Italia e Croazia. «Non è stato bello quello che è successo - sottolinea il romanista - sul campo è stata una partita regolare, anche perché la gara è stata sospesa anche per gli altri. Ma negli stadi entra di tutto. Non so perché».
L’Italia limita i danni e ottiene un pareggio casalingo contro la Croazia. Troppe le defezioni, assenze pesanti che hanno pesato eccessivamente sul gioco degli azzurri. Il commissario tecnico Antonio Conte è consapevole delle difficoltà, e applaude la prestazione dei suoi uomini. «Non era semplice - afferma il tecnico salentino al termine della partita - mi dispiace per quanto è accaduto sugli spalti, per me il calcio è spettacolo, certe cose sono ingiustificabili. Abbiamo affrontato una partita contro una squadra più rodata di noi, con grande esperienza - continua il ct azzurro - ho una squadra che non si arrende mai, che ha voglia di fare, che sa sacrificarsi. Il cambio di modulo è stata una misura necessaria per via degli infortuni, ci siamo messi con la difesa a quattro perdendo i nostri punti di riferimento. Ma i ragazzi hanno messo in campo una grande voglia di portare a casa un risultato positivo».
Dall’altra parte il ct della Croazia Kovac si scusa per il comportamento dei tifosi croati, così come il capitano. «È stato un atteggiamento folle», ha sottolineato Modric. Il responsabile della sicurezza della Croazia, Zoran Cvrk, sostiene che i 300 «Bad blu boys Zagreb» non avevano comprato il biglietto nei modi ufficiali «ma attraverso prestanome italiani». La Croazia ora rischia una squalifica del campo, mentre l’Italia altre sanzioni per aver permesso l’ingresso dei petardi. Prefetto e sindaco di Genova hanno autorizzato l’amichevole di martedì con l’Albania. La situazione è sotto controllo, in campo ci sarà un’Italia sperimentale.