GASPORT (A. PUGLIESE) - A Roma erano diventati come fratelli, uno di quei legami che in un anno affondano le radici quasi per l’eternità. Miralem e Mehdi, Mehdi e Miralem. Sempre insieme, dentro e fuori Trigoria. Le serate a Casal Palocco, le vacanze tra Dubai e Parigi, la comunanza religiosa ed un’affinità quasi elettiva, tanto che Benatia fu uno dei primi a sapere che Pjanic sarebbe diventato papà (del piccolo Edin). Amici per la pelle, insomma, nemici mai. Neanche stasera, quando si ritroveranno ancora faccia a faccia, dopo il 7-1 dell’andata. In quella circostanza, prima della partita, Benatia confessò a Pjanic di non vedere la Roma «affamata » come lo scorso anno. Poi lo consolò. Chissà come andrà stavolta.
Il provino e la paura Intanto, il destino li avrebbe potuti unire altrove, proprio al Bayern. Benatia ci è arrivato a fine agosto, Pjanic poteva farlo 6 stagioni fa, a 18 anni. Dopo le meraviglie al Metz, Miralem fu ospite per qualche giorno dei bavaresi, assistette ad un match del Bayern e fece un provino. «Ma non era il momento giusto, nel calcio non bisogna correre, all’epoca non ero pronto per un club così importante – dice a sport.ba –. Così decisi di accettare l’offerta del Lione. Rimanere in Francia fu la cosa giusta: conoscevo già la lingua e il campionato». Stasera, magari, a quel giorno lì ci ripenserà ancora. «Ma non andrà a finire come all’Olimpico, vogliamo dimostrare che quello è stato solo un incidente – dice il bosniaco –. Non è il momento di mollare, non abbiamo paura del Bayern. Quel 7-1 non ci ha fatto bene, ma ora dobbiamo ritrovare fiducia. Io? È un momento delicato: posso far meglio, so che presto tornerà ad avere la qualità di sempre».
Immenso Pep Quella qualità che gli ha sempre riconosciuto Benatia («Miralem? Un fenomeno, ce ne sono pochi come lui» ha detto spesso). «Ogni settimana mi sento almeno con 6-7 dei miei ex compagni. La Roma sarà arrabbiata per il 7-1, ma è meno brillante di inizio stagione – dice il marocchino –. I fischi dell’Olimpico? Non mi hanno dato fastidio e poi me ne aspettavo anche di più. All’Olimpico non credo di aver fatto una gran partita, non è servito, ci hanno pensato i miei colleghi. Il Bayern ha qualcosa di più della Roma, lo dice la storia, si può paragonare solo a Real Madrid e Barcellona ». Quel Barcellona da cui arriva un certo Guardiola. «Ha vinto tutto, è normale che abbia qualcosa in più. Con Garcia mi sono trovato bene, ma tatticamente Pep è un fenomeno». Stasera Mehdi e Miralem saranno ancora avversari. Ma nemici mai.