IL MESSAGGERO - Allarme rientrato: nessun problema per Totti, che aveva chiuso (in panchina) la partita contro il Chievo con il ghiaccio sulla gamba destra, poco sotto il ginocchio. Una semplice botta(un calcio...), nulla di più. Ieri il capitano, alla pari di quanti la sera prima avevano giocato almeno un’ora, ha svolto al Bernardini un lavoro di scarico. Iturbe sta bene e, a meno di imprevisti (ballottaggio con Florenzi), domani sera sarà di nuovo in campo. C’è un mini ballottaggio, in difesa: Yanga-Mbiwa o Astori? Tutto lascia ritenere che con Malolas ci sarà Yanga-Mbiwa. Tornando a Totti, va detto che grazie ai gol realizzati contro Manchester City, Juventus e Chievo, per la decima volta in carriera è riuscito ad andare a segno in almeno tre partite ufficiali consecutive a livello di club (campionato e coppe). Il capitano non riusciva nell’impresa dal 2009: tra Milan-Roma 2-3 del 24 maggio e Roma-Kosice 7-1 del 27 agosto, quindi formalmente a cavallo di due stagioni differenti, il numero 10 realizzò ben 13 reti andando a segno in 7 partite consecutive. Nella storia romanista l’unico ad avvicinarsi a Totti è Volk, che nel 1929 riuscì a segnare in 6 gare consecutive per un totale di 9 centri (nel 1934 Guaita andò a segno in cinque gare di fila per un totale di 9 reti). In fatto di numero di strisce di almeno tre partite con almeno un gol all’attivo, dopo le 10 volte di Totti ci sono i 6 filotti di Volk e i 5 realizzati prima da Amadei e poi da Da Costa.