GASPORT (C. ZUCCHELLI) - Sono passati 12 giorni, ma è come se soltanto da poche ore Rocchi avesse fischiato la fine di Juventus-Roma. E invece, con buona pace del presidente Pallotta, le parole di Morgan De Sanctis hanno riacceso un fuoco che non si era mai del tutto spento. Non a caso il cognome del portiere romanista é stato a lungo tra le tendenze di Twitter, raggiungendo nel pomeriggio anche il podio. Posizioni, ovviamente, opposte quelle di romanisti e juventini, ma anche gli altri tifosi d’Italia si sono divisi.
SPACCATI - Perché, da una parte, molti sono d’accordo con De Sanctis, ma dall'altra ritengono eccessivo un attacco così duro non soltanto al club bianconero, ma a tutto il calcio italiano. Su un forum di tifosi della Fiorentina, che quando sentono parlare di Juventus vanno su tutte le furie, c’è chi accomuna De Sanctis e Buffon: «Pensano tutti e due al proprio orticello, eppure uno è capitano della Nazionale, l’altro consigliere federale. All’Italia non pensa nessuno».
QUI TORINO - Secondo i tifosi della Juve, all'Italia pensa, eccome, la squadra di Allegri. «Perché — si legge su tuttojuve — la Roma con le sue continue lamentele e i suoi continui pianti fa fare brutta figura al nostro calcio». Su vecchiasignora.com c’è chi propone di querelare De Sanctis, chi propone (testuale) di «mandare la Roma insieme al Bayern dal Papa così magari con la benedizione divina riesce a vincere lo scudetto» e chi, invece, se la prende addirittura con Andrea Agnelli: «Va data subito una lezione a questi signori, persone pericolose che fomentano la folla. La Juve si deve svegliare e anche il presidente».
QUI ROMA - Stato d’animo opposto a Roma dove i tifosi giallorossi si sono rispecchiati nelle parole di De Sanctis. Praticamente nessuno tra radio, siti e social network ha criticato il portiere per il quale, domani, si prevede un’ovazione all'Olimpico. «Tutti in piedi per Morgan», l’invito lanciato da un ascoltatore e ripreso da molti tifosi.
GLI EX - Nelle radio, gli speaker di fede romanista hanno appoggiato il portiere (e criticato Maicon, definito «troppo morbido»), mentre gli ex calciatori si sono divisi. Per Nando Orsi, «De Sanctis avrebbe dovuto parlare prima, non dopo la partita», mentre per Roberto Pruzzo «non doveva certo essere lui a dirci che esiste la sudditanza psicologica». A loro — e non solo — hanno replicato migliaia di utenti su Twitter, che fin dalla mezzanotte hanno intasato i profili ufficiali di Roma, Juventus e anche della Gazzetta , attaccata per aver dato spazio alle parole di De Sanctis.
CAPELLO, OGBONNA E LOTITO - C’è chi accusa il portiere «di non aver digerito di essere stato scaricato dalla Juventus», chi ribadisce «che i perdenti cercano sempre scuse» e chi replica: «Ha solo detto cose che tutti sanno, visto che anche questo campionato è assegnato alla Juventus». Dietrologie, commenti (molti non pubblicabili) e, ovviamente, fotomontaggi: si va da De Sanctis con la valigia in mano cacciato da Vinovo fino a un Morgan in lacrime consolato dall’onnipresente Lotito. Perché alla fine domani si torna in campo e l’ironia, forse, è il modo migliore per chiudere la questione. Almeno fino al tardo pomeriggio, quando escono le parole di Ogbonna («Noi guardiamo in casa nostra») e Capello: «I giallorossi non sono abituati a vincere». E si ricomincia…