Napoli, lo zio di Ciro Esposito: «Vogliamo pace, non violenza»

29/10/2014 alle 08:56.
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CORSERA (G. PIACENTINI) - Più passano le ore e più aumenta la tensione in vista della gara tra e Roma di sabato pomeriggio, la prima dopo gli scontri che lo scorso 3 maggio hanno portato all’uccisione di Ciro Esposito. Si preannuncia un San Paolo esaurito, nel quale non ci saranno però tifosi romani. Preoccupato il club giallorosso per l’accoglienza che la squadra riceverà, e per questo si è deciso di partire in aereo, e non con il treno come negli ultimi anni, e di mantenere top secret la sede del ritiro. Alcune testate giornalistiche, emittenti radiofoniche e siti internet, hanno deciso di non inviare o di limitare al minimo il numero dei propri inviati, anche se da sono arrivati inviti alla calma.

«Voglio fare un appello ai tifosi della Roma - le parole dello zio di Ciro Esposito - si è dimostrata disponibile a tentativi di pacificazione, ma per fare la pace bisogna essere in due: aspettiamo un segnale. Spero che gli striscioni non incitino alla vendetta ma solo a chiederegiustizia e a ricordare Ciro». Stessi toni ha usato Vincenzo Panico, presidente della task force per la sicurezz«. «Un abbraccio tra i giocatori in campo, in particolare tra Higuain e , sarebbe molto importante nel percorso di pacificazione».