L’imperatore fa ancora 50 «Juventus super, ma anche noi…»

04/10/2014 alle 11:03.
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GASPORT (A. PUGLIESE) - I suoi primi 50 anni li ha festeggiati più di sette mesi fa, subito dopo la vittoria con la Sampdoria e prima di quella di Le sue prime 50 partite con la Roma, invece, arriveranno domani allo Stadium, un impianto storicamente indigesto ai giallorossi. , ovviamente, si augura che possa andare proprio come sette mesi fa.

Cuore e Mente - «Sappiamo che la è una squadra di livello, ma stiamo dimostrando di esserlo anche noi», ha detto il francese a Le Figaro, che non ha faticato un attimo a dipingerlo come «L’imperatore di Roma». ci sta, la cosa gli piace, anche perché in questa à ci si è calato sempre di più, con il cuore e con la mente. «Mi sembra di essere stato adottato come un bambino: sono integrato, accettato da tutti. So che i risultati sono stati importanti per questo processo, hanno permesso questo avvicinamento con i tifosi». Già, che oggi lo considerano davvero quasi come un imperatore, lui che è stato capace in un colpo solo di cancellare due anni di delusioni e bocconi amari e di dare anche una dimensione europea a questa squadra: la Roma «vecchio stile» dopo una mazzata come il rigore di Aguero a Manchester sarebbe crollata, quella di no. Anzi. «Abbiamo mostrato personalità, una mentalità straordinaria. Ed averlo fatto proprio in casa del , una dei club più ricchi del mondo, ci dà ancora maggiore fiducia».

Entusiasmo Letale - Chissà che carico di fiducia arriverebbe allora in caso di vittoria domani a Torino. non ci vuole neanche pensare. Anzi, getta acqua sul fuoco, sa che i troppi entusiasmi potrebbero essere letali. Anche se il problema lo vorrebbe affrontare eccome. «Sono il comandante della nave, faccio in modo che tutti restino con i piedi per terra. Quello con la è un test importante, ma siamo solo alla sesta giornata, ci sono ancora tanti punti da assegnare, è presto per un giudizio definitivo. Quando c’è passione c’è eccesso, nel senso buono ed in quello cattivo. I nostri tifosi sono straordinari, si può capire che siano presi dal momento, ma la squadra deve mantenere la rotta». Del resto imperatore o comandante, a conti fatti, cambia poco. quel che conta è che la Roma domani a Torino dimostri ancora una volta di essere cresciuta, maturata. Se poi dovesse arrivare anche il regalo per le sue prima 50 gare in giallorosso, allora sarebbe tutto perfetto.