REPUBBLICA.IT (M. MAURO) - Le parole fanno più danni alla credibilità del calcio degli errori arbitrali. Perchè i centimetri che hanno inchiodato l'arbitro Rocchi in Juventus-Roma sicuramente non decideranno il campionato, i giallorossi hanno già recuperato due punti ai bianconeri e mancano ancora tante partite, ma le polemiche tra giocatori, allenatori e dirigenti non hanno sicuramente fatto del bene al già malandato pallone italiano.
Io sono convinto della buona fede di Rocchi, anche se riconosco che le sue decisoni hanno penalizzato la Roma, ma non sono così convinto della casualità di quanto visto sabato nei due anticipi di campionato. Non errori arbitrali clamorosi, ma piccoli indizi di come le tante polemiche post Juve-Roma, abbiano creato un clima che ha tolto serenità alla classe arbitrale. La sensazione è che si volesse riparare ad un torto. Al Sassuolo è stato concesso di giocare 90' contro la Juve, diciamo con tanta grinta, forse eccessiva. E l' arbitro Banti di Livorno forse qualche cartellino giallo in più poteva usarlo. La gomitata di Vrsaljko in faccia a Tevez se l'avesse fatta Chielini sarebbe sulle prime pagine di tutti i giornali sportivi e non, con la scritta "vergogna", invece vedo che è passata completamente inosservata.
Il rigore concesso alla Roma era non eclatante ma giusto. Mi ha però colpito la reazione del pubblico giallorosso: fischi all'arbitro per protestare contro una decisione che, per i tifosi, sapeva di compensazione. Come a dire: "Contro il Chievo è facile dare rigori anche del dubbio". Ho sentito imbarazzo, c'era una brutta aria. E resto convinto che le parole fanno più danni dei centimetri.