GASPORT - La Roma non è il Werder Brema e la Champions League non è la Bundesliga. Con questa consapevolezza i media in Germania analizzano la sfida alla squadra di Garcia: la Süddeutsche Zeitung, giornale molto attento ai fatti bavaresi, dopo la vittoria dei giallorossi contro il Chievo ha titolato «La Roma è pronta per il Bayern Monaco», riesumando nell’articolo un precedente che in Baviera preoccupa: il 3-2 del 2010 in cui segnarono anche De Rossi e Totti, ancora oggi protagonisti. Secondo la rivista sportiva 11 Freunde «la Roma nella prova generale in vista della gara col Bayern è stata perfetta». Non basta: viene sottolineato il fatto che Totti all’Olimpico contro le tedesche non ha mai perso. E in più da Roma è arrivato l'oggetto misterioso Mehdi Benatia, valutato finora fuori forma da Guardiola e definito ironicamente dai media tedeschi Bankwärmer, «Scaldapanchine».
Fiducia A Monaco però non possono che essere ottimisti, specie dopo un 6-0. Sono ben undici di fila le trasferte europee nelle quali il Bayern non perde. In Germania si aspettano di poter aggiornare il dato martedì sera. Sono invece otto (fra campionato e Champions) le partite consecutive nelle quali i bavaresi non hanno subito gol, per un totale di 748 minuti: mai così bene con Guardiola in panchina. I bavaresi vogliono mantenere la porta imbattuta anche all’Olimpico in modo da prendere ancor più fiducia in vista della sfida al vertice contro il Borussia Moenchengladbach di domenica. Infine, Ribery: contro il Werder ha giocato i 30’ finali, a Roma sarà una delle opzioni a disposizione di Guardiola.
I sogni, il Papa Il Bayern viaggia verso la città santa, dove mercoledì verrà ricevuto da Papa Francesco, con alcuni desideri ben precisi: Mario Götze ha fatto sapere di sperare che Marco Reus lo possa presto raggiungere in Baviera. Ma, almeno per quest’anno, l’attacco del Bayern sembra funziona bene così: anche se la Roma non è il Werder